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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Il Software del QL: Abacus il Foglio di Calcolo

Abacus è il Modulo della Suite Psion adibito a foglio di calcolo . Lo possiamo paragonare, anche se meno complesso, a Lotus 123 , che era il programma maggiormente utilizzato all'epoca su piattaforma PC .

Contro La Censura..

Dal sito di AAVAZ : " I l nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all'informazione, e già questa settimana l’Autorità per le comunicazioni (Agcom), un organismo di nomina politica, potrebbe votare una regolamentazione che censurerebbe internet definitivamente. Se la regolamentazione passasse, l'Autorità potrebbe chiudere interi siti internet stranieri - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - sulla base di un mero sospetto di violazione del copyright, in modo arbitrario e senza il controllo del giudice. I membri dell’Autorità sono divisi sulla questione, e se accenderemo subito i riflettori pubblici su di loro, potremmo convincerli a passare la questione al Parlamento, come prevede la nostra Costituzione. Inondiamoli di messaggi per chiedere di astenersi dall’adottare la regolamentazione e preservare la libertà della rete. Agisci ora e inoltra l'appello a tutti! " http://www.avaaz.org http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavag

Computer del passato: Personal ComputerI BM PS/2 (Parte 2)

L' occasione per questi articoli sui modelli PS/2 di IBM me l'ha data un mio amico di Roma , M.M. , che attualmente fa il sistemaista e che tempo fa ha avuto l'occasione di "sezionarne" uno per recuperare dei dati per un cliente. Così mi ha spedito le foto della " vivisezione " e così io ve le mostro. Si tratta di un IBM PS/2 Modello 50 , con architettura Micro Channel , un drive da 3,5 pollici per 1440 KB , un drive esterno da 5pollici 1/4 , un disco rigido da 60 MB , una RAM da 640 MB e sistema operativo Microsoft MS-DOS .

Computer del passato: Personal ComputerI BM PS/2 (Parte 1)

L' IBM PS/2 ( IBM Personal System/2 ) è stata la terza generazione di Personal Computer prodotti da IBM. La linea PS/2 fu lanciata sul mercato nel 1987 con l'intento di IBM di riconquistare il controllo delle vendite dei PC . La linea prevedeva una architettura avanzata di tipo proprietario. Fu, però, proprio la chiusura dell'architettura a far fallire le intenzioni di IBM. Una chusura che costringeva i vari produttori di periferiche a pagare diritti e licenze ad IBM. Proprio a causa dell'alto costo dell'architettura i clienti preferirono marchi concorrenti che avevano estesa l'architettura esistente e che vendevano a prezzi sensibilmente più bassi.

Il software del QL: Archive il Database

Archive è il modulo sella Suite Psion che si occupa della creazione e gestione dei database. La struttura ricorda, in qualche modo e con le dovute differenze, quella del classico dBase III in uso all'epoca sui PC IBM .

Il software del QL: Quill il Word Processor

Quill - l'elaboratore di testi del QL Uno dei componenti della Suite della Psion è Quill . Questo programma è un classico elaboratore di testi alla stregua, per quei tempi, di Word Star .

Il software del QL: La Suite della Psion

Il Pacchetto Gestionale del QL In dotazione al Sinclair QL veniva fornito, in bundle, un pacchetto software consistente in quattro programmi: Quill - Elaboratore di testi Abacus - Foglio di calcolo Archive - Database relazionale Easel - Rappresentazione grafica L'intento era di presentare il QL come una macchina rivolta alle attività d'ufficio. La Suite di programmi era perfettamente integrata con la macchna. Gli stessi manuali erano integrati all'interno del manuale generale della macchina .

Computer del passato: Sinclair QL - l'Ambiente (Parte 2)

Nell'articolo precedente si era visto come fare eseguire interattivamente un'istruzione  con il  SuperBasic ,

Computer del passato: Sinclair QL - l'Ambiente (Parte 1)

L'ambiente di lavoro del QL si basava sul SuperBasic . Il Su­per­BA­SIC era una ver­sio­ne avan­za­ta del lin­guag­gio di pro­gram­ma­zio­ne BASIC che in­clu­de­va molti co­strut­ti della pro­gram­ma­zio­ne strut­tu­ra­ta. Il linguaggio fu svi­lup­pa­to da Jan Jone s pres­so Sin­clair Re­sear­ch nei primi anni ot­tan­ta, inizialmente per un home com­pu­ter de­no­mi­na­to Su­per­Spec­trum , che era al­l'e­po­ca in fase di svi­lup­po.

Didattica e Informatica: Attributi dell'Informazione

LA QUALITÁ E LA QUANTITÁ DELLE INFORMAZIONI Un  organismo cibernetico, cioè in grado di autoregolarsi, non è così di per sé . Per poter fornire risposte adeguate alle circostanze, deve possedere un'immagine corretta di ciò che lo circonda. Sempre ricorrendo all'esempio del computer, possiamo  affermare che, per fornire dei dati corretti in uscita, esso deve possedere un buon programma di elaborazione in grado di:  decodificare correttamente i dati in entrata  elaborare correttamente tali dati  codificare adeguatamente i dati in uscita  Lo stesso tipo di necessità si ha a fronte di un organismo  biologico (uomo). 

Didattica e Informatica: Fattori patologico-ambientali e sfera concettuale

I FATTORI PATOLOGICO-AMBIENTALI CHE INFLUENZANO LA SFERA CONCETTUALE Essi derivano, essenzialmente, dall'ambiente in cui il soggetto è vissuto e ha maturato le proprie esperienze (negative e positive). La famiglia, il gruppo di amici, il gruppo sociale di appartenenza sono alla base della formazione della personalità del soggetto. Possiamo affermare che ogni tipo di relazione e rapporto sostenuto dal soggetto contribuisce alla formazione della personalità e allo sviluppo del carattere. 

Computer del passato: Sinclair QL (Quantum Leap)

Nel precedente articolo ho riportato, tra le altre cose e a margine dell'argomento principale, l'indicazione del computer con cui scrissi la mia tesi di laurea . In effetti essa fu redatta, nella sua stesura finale, con un PC IBM . Le versioni preliminari , cioè gli appunti, le bozze ed alcune versioni intermedie furono, però, scritte con un'altra macchina che mi accompagnava nel mio lavoro e svago accanto ai "compatibili" in mio possesso: il Sinclair QL . Il QL fu, cronologicamente, il mio secondo computer . Il primo era stato, manco a dirlo, lo ZX Spectrum , sempre della Sinclair .

Cultura Digitale: conservare e preservare i dati

Colgo l'occasione , datami dal precedente articolo sul GEM , per illustrare un problema con cui noi, addetti del settore, stiamo cominciando ad avere a che fare. Parlo della possibilità di poter " leggere " i documenti (ma non solo) storici memorizzati in formati obsoleti e/o su supporti non più in uso. Il problema è rilevante se si pensa che, ad esempio, ad un possessore di un PC di ultima generazione viene, di fatto, negata la possibilità di poter leggere o rileggere informazioni che, magari, aveva memorizzato 5 o 6 anni fa . Questo solo perché le informazioni sono state salvate su un floppy da 3,5 pollici. Infatti, oggi, qualsiasi PC andiate a comprare, lo troverete sprovvisto di tale periferica, sostituita dalle più efficienti "pennette USB".

Sistemi Operativi ed Interfacce: il GEM (Graphical Environment Manager)

In un articolo precedente, in merito al recupero del computer Olivetti M300 , ho fatto cenno ad un particolare Ambiente di lavoro chiamato GEM . In particolare ho accennato che, dove è possibile, lo installo e lo utilizzo accanto al DOS e all'interfaccia Windows . Questo, naturalmente, sui computer che cerco di recuperare e rimetto in funzione. Questa preferenza deriva dal fatto che agli , ormai, albori della storia dei personal computer (e di cui, haimè!, faccio in parte anche io...) nel mio primo PC IBM installai proprio il GEM . Sarà perché, all'epoca, avere una interfaccia grafica ti faceva sembrare di lavorare con un Mac , sarà anche che, effettivamente, somigliava in modo incredibile all'interfaccia del Mac, utilizzavo in modo pesante questo ambiente.

Computer Olivetti: Il Modello M 21

A seguito del successo dell' M24 , nello stesso anno la Olivetti presenta il primo personal computer trasportabile . E' l' Olivetti M21 . Le caratteristiche tecniche di questo prodotto sono molto simili all' M24 di cui, sostanzialmente, è la versione trasportabile . Il sistema operativo installato era MS DOS 2.x oppure CP/M 86 . Il prodotto era commercializzato in due versioni una  con due floppy disk da 360Kb e una con floppy disk da 360Kb + Hard Disk da 20 MB . Il processore installato era un Intel 8086 a 8 Mhz . Da notare il video CRT a fosfori arancioni , una vera novità per l'epoca e la tastiera ridotta a 73 tasti + 10 tasti funzione che faceva da coperchio durante il trasporto.

Didattica e Informatica: I fattori che influenzano la sfera concettuale

I FATTORI PATOLOGICO-AMBIENTALI CHE INFLUENZANO LA SFERA CONCETTUALE Essi derivan o, essenzialmente, dall' ambiente in cui il soggetto è vissuto e ha maturato le proprie esperienze ( negative e positive ). La famiglia, il gruppo di amici, il gruppo sociale di appartenenza sono alla base della formazione della personalità del soggetto. Possiamo affermare che ogni tipo di relazione e rapporto sostenuto dal soggetto contribuisce alla formazione della personalità e allo sviluppo del carattere. 

Didattica e Informatica: La sfera del linguaggio

I FATTORI FISIOLOGICO-STRUTTURALI CHE INFLUENZANO LA  SFERA DEL LINGUAGGIO Questi fattori sono, essenzialmente, di ordine fisiologico. Si è di fronte ad alterazioni reali del sistema neuronale e nervoso che rendono il soggetto incapace di poter acquisire correttamente i messaggi di cui è destinatario. Questo tipo di alterazioni possono essere congenite od acquisite. Se potessimo fare un paragone nel campo tecnologico-informatico potremmo dire che ci troviamo di fronte a "cause di tipo hardware", cioè a componenti mal costruiti, guasti o collegati in modo scorretto. 

Computer Olivetti: La Serie M300 - Il Recupero (parte 2)

Dopo aver verificato il funzionamento di massima della macchina, ho proceduto all' operazione più stressante , ma anche necessaria, ovvero la sua pulizia. Per prima cosa ho aperto il case e ho provveduto a rimuovere la polvere sulla ventola di raffreddamento . Successivamente, armato di pennello morbito ed aspiratore ho tolto quella presente sulle schede e sul resto dell'interno del case. Richiuso il case sono passato all'operazione di pulizia della tastiera. Vi lascio solo immaginare che cosa c'era " appiccicato " sui tasti e sotto di essi.... Tolti tutti i tasti ho preceduto alla loro pulizia, armato di guanti in lattice, liquido detergente, spazzolino, bastoncini in carta cotonati e straccetto di cotone per l'asciugatura. L'operazione ha richiesto circa un'ora e 45 minuti . Dopo aver pulito i tasti sono passato al "fondo" della tastiera e alleparti esterne della stessa, operazione che ha richiesto altri 15 minuti.

Computer Olivetti: La Serie M300 - Il Recupero (parte 1)

Ieri, visto il tempo a disposizione, sono passato al recupero dell' Olivetti M300 0 in mio possesso. Sono entrato in possesso della macchina qualche mese fa, uno Studio Professionale lo doveva smaltire (ormai erano alcuni anni che non veniva utilizzato). Così mi chiesero se potevo recuperare tutti i dati presenti al suo interno e consegnarglieli su un dvd. Mi chiesero anche se potevo "rottamarlo" smaltendolo. Io feci presente che avrei potuto cederlo a qualche associazione (una volta ricondizionato) oppure tenermelo come "cimelio". Accettarono, così mi tenni la macchina, che è stata depositata nel garage-laboratorio, fino a qualche giorno fa. Ieri è stata la giornata in cui ho effettuato il recupero. Per prima cosa ho voluto constatare la situazione in cui versava, quindi ho spostato tutto dallo scaffale in cui si trovava riposta nel tavolo che mi serve per effettuare queste operazioni. Ho collegato tutti i cavi (alimentazione, tastiera, mouse e monitor) - il m

Computer Olivetti: il Portatile M10

L' Olivetti M10 è da considerarsi il primo computer portatile costruito dalla casa di Ivrea . Fu presentato nel 1983 , più o meno un anno dopo l'annuncio dello storico M20 . In quel periodo il mercato dei computer portatili è ai primi passi, chi ne poteva beneficiare, visti i costi per prestazioni non certo eccezionali, era più che altro manager e professionisti. Il design fu curato da Perry A. King e da Antonio Macchi Cassia . Era un "gioiellino", per i tempi in cui fu prodotto. Aaveva una tastiera di dimensioni normali con un display a cristalli liquidi ed era orientabile verticalmente.

Computer Olivetti: ELEA 9003 - Altre notizie

Riguardo l 'ELEA 9003 voglio segnalare dove si può trovare della documentazione aggiuntiva reperibile presso l'Istituto Enrico Fermi di Bibbiena. Esiste, presso questo istituto, un progetto per rimettere in funzione l' ELEA 9003 . Così recita la descrizione nella pagina dedicata : " Queste pagine sono dedicate al "glorioso" ELaboratore Elettronico Aritmetico ELEA 9003, il primo calcolatore commerciale a transistor del mondo.  Progettato e costruito dalla Olivetti tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 rappresenta un importante pezzo di storia dell'informatica italiana e mondiale. L'esemplare in possesso dell'ISIS "Enrico Fermi" di Bibbiena (AR) è l'ELEA 9003/02, il secondo della serie, e probabilmente l'unico rimasto al mondo ancora ottimamente conservato e funzionante. Il progetto, sostenuto anche dai "padri" dell'ELEA come il Dott. Franco Filippazzi, prevede il pieno recupero funzionale

Computer Olivetti: La Serie M300

Fronte e Retro di un Olivetti M300 (trovata in rete) Questa serie di Personal Computer Olivetti montava a bordo, nella sua configurazione base, un microprocessore Intel 80386SX conun clock da 16 MHz . L' architettura della scheda madre era del tipo AT/XT , supportava una memoria per un massimo di 12 Mb che poteva essere installata nelle seguenti configurazioni: 4 SIMM da 256 Kb per un totale di 1 Mb di RAM 2 SIMM da 1 Mb per un totale di 2 Mb di RAM 4 SIMM da 1 Mb per un totale di 4 Mb di RAM Una espansione su scheda madre ( Kit EXM 26-502 - 2 1Mx9 SIMM )

Computer Olivetti: il Modello M290

Olivetti M290 Il Modello M290 di Olivetti è un Personal Computer con in dotazione un microprocessore a 16 bit , l'Intel 80286 con 12 MHz di clock, una scheda grafica EGA su slot ISA a 8 bit , un floppy disk da 5' 1/4 per floppy da 1,2 MB, un floppy disk da 3' 1/2 da 1,44 Mb ed un disco rigido da 20 Mb e precede, nella commercializzazione, il modello M300, di cui parleremo in un prossimo articolo.

Didattica e Informatica: I fattori di Influenza

I FATTORI DI INFLUENZA CONDIZIONANTI I fattori che influenzano lo svolgimento del rapporto di comunicazion e all'interno dell'ambiente dell'istruzione sono molteplici. Essi riguardano principalmente i due tipi di soggetti che interagiscono all'interno di questo ambiente che, essendo soggetti umani, portano all'interno del rapporto didattico tutte le implicazioni dovute alla complessità della natura umana. Tale complessità gioca un ruolo primario in riferimento all'andamento dello stesso rapporto, condizionandolo sia in senso positivo che negativo. Altri fattori provengono da altri ambienti e vanno dal contenuto dell'istruzione fino all'eco delle problematiche sociali che risuona ineluttabilmente anche all'interno dell'ambiente didattico. Scrive, a questo proposito, Zanzarri:"Anzitutto, i conflitti delle classi sociali modificano in profondità il rapporto tra maestro e allievo...Ceti finora marginali accedono a una determinata eredità cultu

Didattica e Informatica: ISTRUZIONE E COMUNICAZIONE

L'ISTRUZIONE COME AMBIENTE DI COMUNICAZIONE L'istruzione non è altro che quell'ambito in cui si instaurano una serie di processi di trasmissione e ricezione di segnali significanti da parte di vari partners appartenenti a due categorie ben definite: docente e discenti. Questo  ambito è caratterizzato dalla presenza di determinati soggetti e dall'esistenza di determinate norme di comportamento, vigenti solo all'interno di esso . Proprio per questo possiamo definirlo alla stregua di un AMBIENTE .

Didattica e Informatica: L'istruzione come processo di comunicazione

Il complesso ambito dell'istruzione può essere analizzato secondo diversi punti di vista. Nella s cuola moderna esso è caratterizzato da una riflessione critica dei contenuti e dalla ricerca di nuovi metodi per la trasmissione delle informazioni . Nella sua forma più efficace questo processo dovrebbe riuscire a portare il discente da una situazione di non consapevolezza ad una di consapevolezza . Ciò si verifica solo se docente e discente comunicano in modo corretto trasmettendo, ricevendo ed elaborando informazioni. L'istruzione , quindi, è descrivibile, nella sua struttura fondamentale, come un vero e proprio processo di comunicazione .  Un processo di comunicazione non è altro che un serie di procedure tendenti ad operare uno scambio di informazioni tra due o più elementi di un insieme . Definendo per element i, dei sistemi complessi in grado di comunicare e per insieme , l' ambiente in cui essi operan o. Ora, per capire fino in fondo quali sono i rapporti

Computer Olivetti: il Modello M4-Modulo

La Linea Modulo rappresentò un'ampia e segmentata offerta di personal computer idonei a soddisfare le esigenze di un' utenza diversificata , che spaziava dagli elaboratori di fascia alta Suprema-M6 , capaci di offrire prestazioni atte alla realizzazione di applicazioni sosfisticate, alla linea M4 Modulo costituita da modelli professionali che però vantavano un rapporto qualità prezzo vantaggioso, per arrivar e fino ai PCS , specificatamente  progettati per gli studenti e per applicazioni di tipo individuale e di intrattenimento. Rispondente allo standard internazionale ISO 9000, la linea M4 Modulo si componeva di 8 modelli in 33 versioni differenti per processore e configurazione .

Computer Olivetti: il Modello M240

Olivetti M240 L' Olivetti M240 fu il successore dell' M24 . Era basato su un microprocessore i8086 a 10MHz e usciva già di serie con il bus XT ( ISA 8bit ), aveva 640KB di RAM , la possibilità di montare sul controller interno anche unità a disco floppy ad alta densità 1.2 e 1.44MB . Gestiva fino a 4 floppy drive e poteva montare un disco rigido interno e due unità esterne da 5,25" . La tastiera era diversa da quella dell'M24 e senza il connettore per il mouse. La scheda video era per i primi modelli una At&T compatibile CGA poi montavano di serie una EGA . Poteva montare un convertitore per il bus da XT 8 bit a ISA 16 bit. L' M240 ha su piastra madre 2 dip switch (ognuno formato da 8 microswitch) e 9 jumper . Retro del case Caratteristiche Tecniche Modello: M240 Anno: 1988 CPU: 8086 a 8.0 MHz Sistema operativo: Ms-Dos RAM: 640.0 kb ROM: 40.0 kb Modalità testo 80 x 25 Modalità Grafica: EGA 640 x 400 16 colori Suono: 1 canale Floppy d

Computer Olivetti: Il modello M24

L' Oli­vet­ti M24 fu il primo per­so­nal com­pu­ter della Oli­vet­ti Ita­lia nato come clone del PC IBM . Per que­sto mo­ti­vo ebbe gran­de suc­ces­so sia in Italia che nei mercati internazionali. A dif­fe­ren­za del pre­ce­den­te prodotto di Olivetti, l' M20 , che adot­ta­va in­ve­ce un si­ste­ma ope­ra­ti­vo proprietario sviluppato dalla Oli­vet­ti. Era qualitativamente superiore al PC IBM , che adot­ta­va il pro­ces­so­re i8088 con clock a 4,7 MHz , un processore a 16 bit ma c on un bus dati di 8 bi t. L 'Olivetti M24 , invece adot­ta­va il microprocessore i8086, con una ve­lo­ci­tà di clock di 8 MHz ma con un bus dati di 16 bit . Inoltre  si po­te­va­no in­cre­men­tar­ne le pre­sta­zio­ni di­mi­nuen­do la ve­lo­ci­tà di re­fresh della me­mo­ria via soft­ware. Fu pro­dot­to a par­ti­re dal 1983 e co­sta­va circa s ei mi­lio­ni di lire alla data del gen­na­io 1986, equi­va­len­ti a circa € 6.600  del 2008; ve­ni­va for­ni­to a cor­re­do un ma­nua­le uten­te , l&#

Computer Olivetti: Il Modello M20 (Parte 2)

Esistono per l' Olivetti M20 diversi siti che contengono al loro interno foto, documentazione e copie digitali della documentazione originale. Non solo, anche le immagini dei software che erano installati a bordo della macchina.

Computer Olivetti: Il Modello M20 (Parte 1)

L' Olivetti M20 può essere considerato il primo Personal Computer di moderna concezione prodotto della fabbrica di Ivrea. Fu annunciato nel 1981 , circa sei/sette mesi dopo il lancio, da parte di IBM , del primo " PC-IBM ". Rispetto a questo motava a bordo un microprocessore Z8001 a 16 bit . Da notare che i 16 bit riguardavano sia la ALU che il bus dati.