Quando l'Apple II uscì, nell'aprile del 1977, non ci si poteva fare molto perché c'erano poche applicazioni scritte per esso.
Fu quindi necessario includere qualche tipo di linguaggio di programmazione , così gli utenti, che erano in gran parte hobbisti, avrebbero potuto scrivere da loro i propri programmi. Il Basic, che inizialmente era stato progettato per l'insegnamento della programmazione da due professori Dartmouth nel 1960, divenne il linguaggio scelto per i primi microcomputer poiché
era interattivo, semplice e facile da usare. L'Apple II comprendeva un Interprete Basic conosciuto come "Integer basic", scritto da zero da Applesoft e distribuito su Cassette.
Steve Wozniak, con un'idea brillante riuscì a memorizzarlo in 5KB di ROM sulla scheda madre. Venne, inoltre, fornito con Microsoft Basic Innterpreter, soprannominato "Applesoft Basic", in cassetta.
MacBasic
Donn Denman iniziò a lavorare alla Apple circa nello stesso periodo, nell'estate del 1979.
Il suo compito era quello di lavorare con Randy Wiggington sul porting dell'Applesoft Basic per l'Apple III. C'era necessità di riscrivere parti di esso in relazione alla soluzione del problema della segmentazione degli indirizzi di memoria, così come effettuare il porting a SOS, il nuovo sistema operativo progettato per l'Apple III.
Entro l'estate del 1981, il progetto Macintosh stava cominciando ad evolversi seriamente, e alla Apple iniziarono a pensare alle applicazioni che avrebbero dovuto includere al momento del lancio per mostrare il carattere unico del Macintosh. Oltre ad un word processor e un programma di disegno, pensarono che un interprete Basic sarebbe stato importante, al fine di consentire agli utenti di scrivere da soli i propri programmi. Decisero, così, di scrivere autonomamente un Interprete Basic, senza affidarsi a terzi. Questo per permettere ai programmi in basic di essere in grado di sfruttare al meglio l'interfaccia utente Macintosh e questa integrazione poteva essere effettuata nel migliore dei modi solo da chi conosceva a fondo il sistema operativo.
Donn Denman si unì al team Mac nel Settembre 1981, visto che la parte di progetto inerente l'Apple III era ormai finita.
Un interprete Basic consiste, essenzialmente, in un editor di testo per scrivere il codice del programma, un parser per tradurlo in un serie di codici di byte e un interprete per l'esecuzione delle istruzioni bytecode.
Donn scrisse prima l'interprete, poi l'handcoded ed alcuni codici byte per testarlo. Implementò, inizialmente, alcuni elementi e primitive grafiche. In pochi mesi, però, riuscì a sviluppare un impressionante programma dimostrativo con più finestre contemporanee, dimostrando le capacità di threading dell'interprete.
Entro la primavera del 1982, risultò evidente che Donn aveva bisogno di aiuto se si voleva che il Basic fosse pronto per il Macintosh (Il Mac doveva essere pronto per gennaio del 1983).
Alla Apple decisero, così, di assumere Bryan Stearns per aiutarlo.
Stearns conosceva Donn dai tempi del team Apple II. Bryan aveva solo 18 anni, ma era entusiasta del progetto e Donn pensò, dato che avevano lavorato bene insieme, di dargli una chance.
Ma lo sviluppo del Basic stentava, anche a causa del sistema del Mac, in rapidissima evoluzione. Cos' dopo circa sei mesi Bryan decise di lasciare.
Era la primavera del 1983 ed era ovvio che il Basic non sarebbe stato pronto per l'uscita del Mac.
Donn lavorò, temporaneamente, sullo sviluppo della sveglia, del blocco note e della calcolatrice poi, a Gennaio del 1984 tornò a lavorare sul Basic, determinato a finire il progetto.
Nel frattempo la Microsoft rilasciò, a sorpresa, un Basic per Macintosh. Un progetto che in Apple non conoscevano. Il basic Microsoft, comunque, non si integrava con l'interfaccia grafica del Mac.
Donn, nel frattempo, stava facendo buoni progressi e sembrava di essere sul punto di rilasciare la versione definitiva del Basic netro i primi mesi del 1985
C'era, però, un altro problema all'orizzonte: l'accordo originale di Apple con Microsoft per il contratto di licensing Applesoft Basic aveva una durata di 8 anni ed era in scadenza proprio a Settembre del 1985. Dato che Apple dipendeva, per la maggior parte dei suoi profitti, dal settore Apple II, sarebbe risultato difficile sostituire il Microsoft Basic senza frammentare la base software. Bill Gates, che si rendeva conto che il Basic Apple era molto più avanzato, cercò di stringere Apple in una morsa commerciale. Cercò di mettere come condizione, per il rinnovo del contratto di licenza, l'abbandono del progetto MacBascic e l'acquisto del progetto al prezzo di un dollaro, per poi, ovviamente, abbandonarlo o sfruttarlo autonomamente.
John Sculley, il peggior dirigente che Apple abbia mai avuto, accettò la proposta Microsoft
Il progetto fu annullato e Donn messo in attesa a "tempo indeterminato". Jhon Sculley gli ordinò di distruggere il codice sorgente e tutte le copie.
Donn prese per un periodo l'aspettativa, poi tornò a lavorare in Apple su diversi progetti, tra cui AppleScript.
La versione beta di MacBasic, che era stata rilasciata alle parti interessate, fu utilizzata all'Università di Dartmouth in un corso di introduzione alla programmazione.
Apple ha cercato di recuperare tutte le copie, ma la versione beta è stata ampliamente piratata e sono stati anche pubblicati e venduti due libris sul MacBasic.
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