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UNIVAC


UNIVAC I
L'UNIVAC I (UNIVersal Automatic Computer I) è stato il primo computer commerciale creato negli Stati Uniti.
Eckert e Mauchly (creatori dell'ENIAC) lasciarono l'Università della Pennsylvania nel 1946 per creare la Electronic Control Co. Nel 1947 questa divenne la Eckert-Mauchly Computer Corp, o EMCC. Il passaggio portò a un ritardo nel completamento dell'EDVAC, ma permise loro di mettere a punto l'EDSAC, basato sul design EDVAC.
Il dinamico duo era spinto dal desiderio di trovare applicazioni commerciali per il proprio lavoro, una scelta incompatibile con l'università di allora. Lo stimolo del capitale li portò a sviluppare il BINAC, per scopi finanziari, ma l'Universal Automatic Computer (UNIVAC) fu la loro creazione più interessante.

Nel 1950 la società fu incorporata dalla Remington Rand, che creò una "divisione UNIVAC" con a capo gli stessi Eckert e Mauchly. Il progetto fu completato l'anno seguente e l'UNIVAC
L'UNIVAC era il primo computer commerciale; dopo la sua presentazione nel 1951, ne furono vendute 46 unità, ad alcune società e al governo.
Per la precisione i primi sette vennero venduti a enti del governo USA, a partire dal Census Bureau, l’ufficio dei censimenti americano ; l’ottavo, il primo a entrare in una società privata, andò nel 1953 a General Electric per un costo approsimativo di un milione di dollari, più manutenzione e supporto, che andavano affittati su base mensile.
General Electric lo impiegò alla sua fabbrica di elettrodomestici di Louisville (nel Kentucky), per la gestione dei cervellotici libri paga dell’azienda: in seguito venne affidato al computer anche un sistema di controllo degli inventari che, solo per la maggiore efficenza dei magazzini, ripagò a grandi linee il prezzo di acquisto.
Stazione di Controllo di UNIVAC
Nel frattempo i prezzi di vendita andavano crescendo: tra 1,25 milioni e 1,5 milioni di dollari. In seguito a questo, i computer UNIVAC I iniziarono a essere affittati su richiesta.
Di quella pattuglia eroica di computer grandi come una stanza, formati da un groviglio inestricabile di cavi e pannelli valvolari, il più longevo fu l’UNIVAC I preso dalla società Life and Casualty, del Tennessee, che lo tenne e usò sino al 1970. Al primo modello seguirono altri UNIVAC, ma naturalmente il primo è quello che merita di essere maggiormente ricordato.
Dimostrazione di funzionamenti di UNIVAC
Con l'UNIVAC, il primo sistema prodotto in più esemplari, Eckert e Mauchly capirono che un computer poteva essere usato non solo per i calcoli, ma anche per l'elaborazione dei dati; una cosa rivoluzionaria, che giungeva mentre molti dei loro colleghi cedevano al fascino del computer come strumento per risolvere equazioni differenziali.
L'UNIVAC della Franklin Life Insurance venne consegnato all'United States Census Bureau il 31 marzo 1951 e messo in funzione il 14 giugno seguente. Il quinto fu utilizzato durante le elezioni del 1952 e, utilizzando come riferimento i voti del 7% della popolazione, predisse la vittoria di Eisenhower con un margine di errore dell'1%.
UNIVAC al Centro di Ricerche Balistiche
Questo, e il fatto che si trattava del primo computer commerciale, permisero a Remington Rand (che comprò la EMCC) di guadagnarsi una posizione molto forte nell'espansione dell'industria dei computer elettronici. Con l'UNIVAC fu lanciata la sfida.
Da un punto di vista hardware, l'UNIVAC era composto da 5200 valvole tubolari (tutte installate nel processore), pesava 13 tonnellate, consumava 125 kW e funzionava alla tremenda velocità di 2.25 MHz. Era in grado di effettuare 455 moltiplicazioni per secondo e poteva immagazzinare fino a 1000 stringhe nella memoria al mercurio. Ogni elemento della memoria poteva contenere due istruzioni, un numero a 11 cifre e segni o 12 caratteri alfabetici.
La caratteristica più importante dell'UNIVAC era la sua affidabilità (principalmente per l'uso di meno valvole.
Le dimensioni cominciano ad essere più contenute rispetto a Colossus e ad ENIAC; sono infatti quelle di un grosso armadio invece di un grosso locale. Locale che era comunque necessario per contenere  la console, la stampante e le unità di memorizzazione su nastro magnetico (tubolari rispetto all'ENIAC). Inoltre, faceva la sua comparsa la parola "automatico". Tutti i dati erano immagazzinati e letti da un'unità a nastro metallica (non era più necessario inserire i programmi manualmente).
La memoria utilizzata era quella definita  a linea di ritardo che è una particolare tipologia di memoria informatica utilizzata in molti dei primi computer. Come molte altre memorie elettroniche queste memorie richiedevano una periodica lettura dei dati pena la degradazione delle informazioni memorizzate ma a differenza delle moderne memorie digitali erano memorie ad accesso sequenziale. Le informazioni erano inserite all'interno della memoria come impulsi elettrici, la memoria traduceva il segnale in un'onda meccanica che si propagava lentamente in un mezzo ad elevata densità come mercurio oppure le onde si propagavano in una bobina magnetorestrittiva o in un cristallo piezoelettrico.
Convertitore Schede-Nastro
Il mezzo fisico era in grado di memorizzare da centinaia fino a migliaia di impulsi contemporaneamente. Una volta che le onde meccaniche raggiungevano la fine del mezzo queste venivano convertite in impulsi elettrici e nuovamente reinserite nel mezzo. L'accesso a un generico dato richiedeva quindi l'attesa del passaggio del  segnale e quindi che mediamente il segnale traversasse metà del mezzo fisico e questo poteva chiedere diversi microsecondi. L'uso delle memorie a linea di ritardo venne inventato da J. Presper Eckert durante gli anni quaranta e vennero utilizzate per l'EDVAC e UNIVAC I.
UNIVAC-1 è il primo computer che utilizza un'affidabile memoria esterna su nastro magnetico, mentre quella interna è ancora a linee di ritardo riempite di mercurio.
Usando i nastri per i programmi, anche la velocità d'uso era superiore a quella dell'ENIAC, poiché si tagliava il tempo necessario per l'inserimento dati. Fecero la comparsa anche alcune raffinatezze (che apparirono anche sull'UNIVAC), come i buffer (simili alla cache moderna) tra la relativamente veloce memoria e i relativamente lenti nastri magnetici, extra bit per il data checking, e l'abilità di operare sia con i numeri che con le lettere dell'alfabeto.
Esemplare di UNIVAC I al Deutsches Museum di Monaco

Alla Prossima :-)

Commenti

  1. Interessante. Io sono arrivato all'informatica nel 1966 con computer Honeywell a transistor e privi di Sistema Operativo (serie H200). Erano computer monotasking, eseguivano un programma alla volta. Io ero un tecnico Hardware addetto alla riparazione e manutenzione di tali computers.
    Poco dopo arrivò il primo Sistema Operativo sul computer della nuova serie H2000. Questo venne impiegato al palazzo della FAO a Roma (Passeggiata archeologica). Occupava un grande salone. Aveva inizialmente un certo numero (non ricordo bene, mi pare 8) unità a nastro magnetico come memorie di massa e solo 32 KByte di memoria centrale, ma per l'epoca era molto. Successivamente fu equipaggiato con unità a disco removibile (due unità grandi come un armadietto) per pochi MegaByte in totale. Qui mi fermo altrimenti riscrivo la storia dei computer.

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