I CABLAGGI
Il cavo coassiale è stato per molti anni il sistema di cablaggio più utilizzato per l’implementazione di una rete, questo perché combinava costi bassi con caratteristiche di leggerezza e flessibilità che ne rendevano facile l’istallazione.
La struttura di un cavo coassiale è costituita, essenzialmente, da un conduttore interno in rame rivestito da uno strato di materiale isolante avvolto, a sua volta, in una calza metallica flessibile in rame o alluminio, il tutto circondato da una guaina isolante esterna.
La schermatura, costituita da una calza metallica intrecciata, serviva per isolare i dati che viaggiano all’interno del cavo dalle interferenze elettromagnetiche esterne e i disturbi, impedendo la conseguente distorsione del segnale che trasporta le informazioni. Il conduttore centrale è costituito o da un filo pieno o da una serie di conduttori intrecciati.
Per ambienti soggetti ad elevati livelli di interferenze elettromagnetiche sono disponibili cavi a doppio livello di schermatura con 2 strati di materiale isolante e 2 calze metalliche.
Rispetto al cavo a doppini intrecciati il cavo coassiale offre una migliore protezione ai disturbi e una minore attenuazione del segnale in propagazione. L’attenuazione consiste nella diminuzione della potenza del segnale che viaggia lungo il supporto fisico.
Esistono 2 tipologie principali di cavi coassiali:
- cavi coassiali sottili
- Cavi coassiali spessi
Cavi coassiali sottili
I cavi coassiali di tipo Thinnet ha un diametro contenuto (circa 1⁄4 pollice), risulta flessibile e facile da istallare;per questo è stato largamente utilizzato in passato in moltissime implementazioni di rete.
Le caratteristiche principali del cavo Thinnet sono legate a:
- alla lunghezza massima del cavo che è di circa 185 metri
- all’impedenza caratteristica del cavo pari a 50 ohm
Quando la lunghezza del cavo eccede il limite massimo l’attenuazione e le interferenze elettromagnetiche rendono il segnale trasmesso inutilizzabile.
Il Thinnet appartiene alla famiglia degli RG58 i cui membri si differenziano tra loro sostanzialmente per la struttura del conduttore interno che può essere:
- Pieno: come nel caso dell’ RG58/U
- Costituito da Fili intrecciati: come nel caso dell’ RG58/AU
Il cavo Thinnet può essere collegato direttamente alla scheda di rete del Pc per mezzo di un apposito connettore: il BNC.
Esistono diversi tipi di connettori BNC:
- Connettori semplici
- Connettori a T
- Connettori cilindrici
- Connettori terminatori
Struttura degli attacchi BNC
Il disegno mostra la tipica struttura del cavo coassiale:
La foto seguente mostra diversi connettori del tipo BNC usati per i cablaggi coassiali:
Cavi coassiali spessi
I cavi coassiali Thicknet , definito a volte Ethernet standard, ha un diametro maggiore di circa 1⁄2 di pollice, è relativamente rigido e risulta meno flessibile rispetto al Thinnet. Grazie allo spessore maggiore del conduttore interno, il cavo thicknet è in grado di trasferire segnali a distanze superiori rispetto al Thinnet, arrivando a coprire tratti di lunghezza pari a 500 metri.
Per questa sua caratteristica, il cavo Thicknet, più costoso rispetto al Thinnet, viene in genere utilizzato come dorsale a corto raggio per collegare reti minori basati su cavi Thinnet.
Per connettere un cavo coassiale Thinnet a un cavo Thicknet viene utilizzato un dispositivo chiamato: trasmettitore-ricevitore. Questo dispositivo utilizza un connettore noto come Vampire Tap o Piercing Tap così chiamato per la sua capacità di penetrare lo strato isolante e stabilire una connessione diretta con il conduttore interno.
Per collegare il trasmettitore-ricevitore alla scheda di rete del Pc viene utilizzato un cavo trasmettitore-ricevitore Drop Cable che và inserito nel connettore della porta AUI (Attachment Unit Interface) noto anche come connettore DB15
Cavo a doppini intrecciati
La struttura base di un cavo a doppini intrecciati è composta da due fili di rame isolati intrecciati.
Spesso in un unico cavo sono raggruppati più doppini intrecciati il cui numero può variare in base al tipo specifico di cavo protetti da una guaina isolante.
Il cavo a doppini intrecciati è disponibile in 2 versioni principali:
- Cavo a doppini intrecciati non schermato UTP
- Cavo a doppini intrecciati schermato STP
Cavo a doppini intrecciati non schermato UTP
Il cavo UTP rappresenta senz’altro il cavo a doppini intrecciati più utilizzato nell’implementazione delle LAN per le caratteristiche di:
- Leggerezza e flessibilità
- Semplicità di installazione
- Costi relativamente contenuti
Un cavo UTP consiste di varie coppie di fili di rame intrecciati e isolati. Il numero delle coppie, nonché il numerodegli intrecci necessari per ogni metro di cavo, varia in base all’uso specifico.
Le caratteristiche dei cavi UTP sono definite nella specifica 568 dello standard relativo agli impianti di cablaggio per gli edifici commerciali definito dall’ EIA/TIA. Le specifiche prevedono 5 categorie base di cavi UTP.
Categoria 1
Cavo telefonico UTP tradizionale in gradoni trasferire segnali vocali ma non dati. I vecchi cavi telefonici utilizzati prima del 1983 appartenevano alla Categoria 1.
Categoria 2
Cavo UTP costituito da 4 doppini intrecciati utilizzato per la trasmissione dati a velocità fino a 4 Mbps
Categoria 3
Cavo UTP costituito da 4 doppini con circa 10 intrecci per metro, utilizzato per la trasmissione dati a velocità fino a 10 Mbps.
Categoria 4
Cavo UTP costituito da 4 doppini intrecciati utilizzato per la trasmissione dati a velocità fino a 16 Mbps
Categoria 5
Cavo UTP costituito da 4 doppini intrecciati utilizzato per la trasmissione dati a velocità fino a 100 Mbps.
I cavi a doppini in tracciati non schermati sono particolarmente soggetti al disturbo noto come diafonia ovvero l’interferenza prodotta in un cavo al segnale che viaggia nel cavo adiacente nonché alle interferenze elettromagnetiche presenti nell’ambiente.
Cavo a doppini intrecciati schermato STP
La struttura di un cavo STP è costituito da una serie di doppini intrecciati con una guaina isolante protettiva che racchiude le singole coppie e le mantiene opportunamente separate dalle altre in modo da ridurre il problema della diafonia.
Il tutto racchiuso da una calza metallica in rame di qualità elevata e che garantisce la schermatura verso le interferenze esterne.
Grazie a questo tipo di struttura, i cavi schermati, consentono una sostanziale riduzione dei disturbi di tipo elettromagnetico e supportano velocità di trasmissione più elevate e su distanze superiori rispetto ai cavi UTP.
Fibra ottica
Le fibre ottiche sono di norma composte da un nucleo in vetro ricoperto da un rivestimento anche esso in vetro, il tutto protetto da una guaina esterna isolante.
Le fibre ottiche permettono la propagazione del segnale sotto forma di impulsi luminosi.
Poiché non utilizza segnali elettrici la fibra risulta particolarmente indicata per l’utilizzo in ambienti elettromagneticamente inquinati.
Le caratteristiche di sicurezza del mezzo, che non permette derivazioni non autorizzate, la notevole velocità di trasmissione supportata dell’ordine di Gigabit per secondo e l’attenuazione decisamente ridotta, rendono la fibra ottica una soluzione ideale per le connessioni su lunghe distanze e nei sistemi che richiedono livelli di sicurezza elevati.
Fine della Parte 4
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