L'elaboratore nella didattica
L'uso dell'elaboratore nella didattica, alla luce di quanto affermato, diviene insostituibile come supporto tecnologico in grado di operare come trade union tra le diverse componenti del sistema didattico. Afferma, in questo senso, Bettetini:"Un progetto creativo non può evitare di rifarsi a due presupposti: la memoria del passato e la simulazione del futuro. Ma proprio la memoria e la simulazione sono le due funzioni fondamentali del computer. Questa macchina consente infatti di organizzare un repertorio di dati in modo che nessuna esperienza del passato possa sfuggire al suo operatore; nello stesso tempo, il computer, se ben programmato, può consentire una rapida simulazione di qualunque istanza progettuale. Intrecciando queste due capacità, è possibile pensare al computer come a un ottimo strumento di supporto alla creatività...".
La collocazione dell'elaboratore all'interno del mondo scolastico, tradizionalmente, si è esplicata su due livelli: quello riguardante la gestione amministrativa e quello legato alla didattica, quest'ultimo, però, in discipline che tradizionalmente vengono definite come scientifiche. Il suo apporto all'interno delle discipline umanistiche è stato, fino ad oggi, molto limitato sia quantitativamente che qualitativamente. Questo tipo di approccio è, fondamentalmente, sbagliato in quanto limita l'uso di tale supporto a settori marginali dell'ambiente didattico. Lo stesso coinvolgimento degli insegnanti, limitato settorialmente, è indice della estrema confusione esistente nei riguardi di questo problema. Al contrario, l'inserimento dell'elaboratore all'interno dell'ambiente didattico, presuppone uno sfruttamento intensivo di quelle che sono le sue capacità peculiari, esso va inserito, non tanto all'interno delle singole discipline o di singoli corsi di studio, ma all'interno del sistema didattico come componente essenziale dello stesso. Si configura, in questo modo, un suo ruolo attivo e complementare all'interno dell'ambiente didattico libero dagli stretti vincoli disciplinari. Questo tipo di impiego dell'elaboratore elettronico nella didattica presuppone, invece, uno stretto legame con le componenti essenziali del sistema didattico: l'apparato metodologico, quello rappresentativo e, infine, quello interattivo.
L'elaboratore ed il sistema metodologico
Il sistema metodologico può essere considerato, generalmente, come l'apparato concettuale attraverso il quale effettuare la ricerca e l'analisi del reale. Tale apparato svolge un compito analitico nei confronti degli eventi da studiare e dei problemi da risolvere. I risultati che il sistema metodologico deve fornire sono, ad esempio, le leggi fisico-matematiche di un fenomeno naturale o i percorsi logici (scelte) di un evento storico. Tale metodo era stato individuato, precedentemente, nell'applicazione a livello didattico delle tecniche informatiche inerenti la diagrammazione dei flussi di informazioni (diagrammi di flusso, flow chart). L'individuazione di tale sistema metodologico è dovuta alla sua estrema similitudine con i percorsi logici del pensiero umano. La diagrammazione dei flussi di informazione permette la schematizzazione e la strutturazione delle scelte e delle azioni umane in vista della soluzione di un determinato problema.
L'uso dell'elaboratore all'interno del processo didattico propone con maggior forza l'applicazione di un tale metodo, esso nasce, infatti, proprio per necessità di programmazione dei computers. In questo campo specifico esso opera ai fini di fornire una strutturazione delle azioni da intraprendere per la soluzione di un problema, successivamente il risultato di tale strutturazione viene convertito in istruzioni comprensibili alla macchina. L'importanza di tale apparato metodologico è quella di poter fornire, come risultato, una serie di procedure strutturate di azioni che risultano valide sia che l'operatore che le deve eseguire è un essere umano o una macchina programmabile. In questo senso la diagrammazione dei flussi di informazione si configura come sistema di intermediazione formale tra l'analisi e la progettazione umana degli eventi e la sua realizzazione attraverso gli elaboratori. In sintesi costituisce un terreno comune di lavoro tra uomo e computer in vista della soluzione di determinati problemi. In questo senso all'interno dell'ambiente educativo è essenziale che il sistema metodologico, che traduce in insiemi di scelte logiche gli eventi, operi con le stesse modalità del sistema interattivo manipolativo, che deve modificare determinate scelte ai fini di variare l'andamento dell'evento stesso.
L'apparato metodologico, quindi, deve interagire con quello interattivo-manipolativo secondo due modalità:
- quella riguardante le istruzioni logiche di programmazione dell'elaboratore elettronico
- quella inerente il percorso logico-formale ottenuto come risultato dell'applicazione del me-todo.
Nel primo caso si è di fronte ad un medesimo approccio metodologico in relazione alla analisi degli eventi.
Figura 28 |
Nel secondo caso le leggi che regolano l'evento, scoperte per mezzo dell'apparato metodologico, sono alla base delle elaborazioni del computer al fine di riprodurre o modificare la rappresen-tazione dell'evento. In questo senso si ha come risultato una duplice corrispondenza: la applicazione di uno stesso approccio metodologico e l'uso delle stesse regole nella riproduzione dell'evento stesso. Il primo caso può essere illustrato come in figura 28, il secondo come in figura 29.
Figura 29 |
Stabilita la interconnessione stretta che vi deve essere tra sistema metodologico e sistema manipolativo, passiamo ad analizzare il rapporto tra quast'ultimo ed il sistema rappresentativo.
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