Una ulteriore popolarizzazione della fotografia si accompagna all’affermazione della gelatina al bromuro, un procedimento più semplice, economico, costante. L’uso del collodio come elemento sensibile aveva il difetto che la lastra doveva essere preparata subito prima dello scatto e sviluppata subito dopo (e quindi richiedeva, per il fotogiornalismo, l’uso dei “carri fotografici” di Fenton o di Brady, di camere oscure all’interno di tende da piantare sul luogo, e altri metodi piuttosto precari). Il collodio secco evitava la prima delle operazioni (le lastre erano preparate in fabbrica) ma al prezzo di un aumento del tempo di posa, e comunque esigeva l’immediato sviluppo. Tutto ciò andava bene per fare un ritratto in studio, ma era una notevole complicazione per la fotografia all’aperto o la documentazione degli eventi. Nel 1871 un medico inglese , Richard Maddox , sostituisce al collodio una gelatina al bromuro d’argento .