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Visualizzazione dei post da 2011

Didattica e Informatica: Prime Conclusioni

Una prima sintesi I problemi affrontati negli articoli precedenti, riguardanti l'individuazione di un sistema didattico generale, non si intendono qui risolti, né è negli scopi di questo lavoro il fornire soluzioni che possano assumere il valore di tesi definitive. Gli argomenti trattati e le tesi esposte possono servire, unicamente, come modesto terreno di confronto in relazione alla realizzazione di un migliore approccio educativ o. Lo spirito che ha accompagnato la stesura degli argomenti è stato, essenzialmente, quello di poter contribuire, anche se in misura modesta, alla realizzazione di una scuola in cui a tutti i soggetti possano essere garantite le stesse opportunità di accesso al sapere e di crescita della propria personalità.

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 10)

Ruolo e Funzioni del docente in rapporto all'uso dell'elaboratore nelle attività didattiche Gli scopi principali per cui l'elaboratore può essere usato nell'attività didattica sono, fondamentalmente, due : uno riguarda la necessità di gestire l'apparato rappresentativo ed il contenuto dell'istruzione in modo efficiente, l' altro è il fatto di poter liberare il docente da questo tipo di attività . In questo senso prende forma un tipo di insegnante diverso che, liberato dai compiti pratici di manipolazione dell'oggetto rappresentato, può dedicare molto del suo tempo per seguire le dinamiche inter-soggettive .

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 9)

Opportunità d'uso dell'elaboratore Nei primi anni novanta affermavo che l'uso specifico dell'elaboratore non doveva essere inteso come una scelta assoluta od obbligata. L'introduzione di questo strumento, a mio avviso, doveva avvenire gradualmente e preceduta da una corretta applicazione del metodo descritto in precedenza. Non bisogna dimenticare, infatti, che l'elaboratore è e rimane unicamente uno strumento e non il fine del rapporto didattico . La sua presenza all'interno dell'ambiente educativo deve essere quella che si definisce una " presenza discreta ", cioè deve essere in grado di svolgere i compiti descritti senza, d'altro canto, offrire occasioni di distrazione o proporre un tipo di " didattica spettacolo " che niente ha a che vedere con i fini del rapporto educativo. 

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 8)

L'elaboratore ed il sistema rappresentativo Il rapporto di interconnessione tra sistema rappresentativo e sistema  interattivo manipolativo deve essere strettissimo . Questo tipo di rapporto è  qualitativamente diverso da quello descritto in precedenza in quanto si svolge  su un livello diversificato. Il primo è un r apporto di tipo concettuale e  formale , il secondo è, invece, un rapporto di comunicazione tra due supporti  tecnologici . Questa comunicazione tra i due supporti deve poter permettere la  manipolazione dell'oggetto rappresentato attraverso il sistema manipolativo alla  luce delle regole stabilite in sede metodologico-formale.

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 7)

L'elaboratore nella didattica L'uso dell'elaboratore nella didattica, alla luce di quanto affermato, diviene insostituibile come supporto tecnologico in grado di operare come trade union tra le diverse componenti del sistema didattico. Afferma, in questo senso, Bettetin i:" Un progetto creativo non può evitare di rifarsi a due presupposti: la memoria del passato e la simulazione del futuro. Ma proprio la memoria e la simulazione sono le due funzioni fondamentali del computer. Questa macchina consente infatti di organizzare un repertorio di dati in modo che nessuna esperienza del passato possa sfuggire al suo operatore; nello stesso tempo, il computer, se ben programmato, può consentire una rapida simulazione di qualunque istanza progettuale. Intrecciando queste due capacità, è possibile pensare al computer come a un ottimo strumento di supporto alla creatività. ..".

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 6)

Il Sistema Interattivo come Supporto Metodologico . Nell'articolo precedente si è descritto il sistema didattico come un insieme integrato di tre sottosistemi:   metodologico , rappresentativo ed interattivo . Si è stabilito che l'ultimo, l'interattivo , è interprete di due ruoli, quello propriamente dialogico e quello manipolativo . Il ruolo dialogico viene svolto, principalmente, dal docente e dai discenti, quello manipolativo, per le caratteristiche di complessità funzionale-esecutiva che deve possedere, deve essere ricoperto da qualcos'altro rispetto ai soggetti umani.

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 5)

Comunicazione e Manipolazione dell'Oggetto Attraverso il sistema rappresentativo si attuano dei tentativi di riduzione della differenza tra oggetto rappresentato ed oggetto reale . Questi tentativi si risolvono in un adeguamento parziale del rappresentato rispetto al reale . Ma il sistema rappresentativo stesso, nella forma descritta fino ad adesso, rimane un sistema di comunicazione imperfetto , non tanto perchè  non riesce a rendere l'oggetto rappresentato uguale a quello reale, ma p erchè è un sistema che permette solo una comunicazione di tipo unilaterale . E' impossibile, infatti, dialogare con un'immagine o con un audiovisivo.

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 4)

La Scienza ed il problema della Comunicazione dell'Oggetto Proprio a questo proposito si era affermato precedentemente che la scienza , in quanto basata su una serie di rappresentazioni simbolich e, non può rappresentare adeguatamente gli oggetti reali . Essa, infatti, nella ricerca incessante di certezze, produce delle continue astrazioni che, se da un lato riescono a definire leggi fisiche e concettualizzazioni sempre più approfondite, dall'altro si allontanano sensibilmente dall'oggetto reale. Vi è, infatti, una grande differenza tra il fornire le leggi fisico-matematiche di un evento e vivere l'evento , cioè possedere una visione totale dell'oggetto reale . In questo senso la "spiegazione di un oggetto reale", anche se approfondita e comprendente le leggi fisiche ad esso relative, non potrà mai essere così "totale" come l'oggetto reale stesso. Esiste, quindi, una differenza tra oggetto reale ed oggetto rappresentato, che non potr

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 3)

METODO, RAPPRESENTATIVITA', INTERATTIVITA': IL SISTEMA DIDATTICO Un sistema didattico adeguato a quelle che sono le esigenze del mondo scolastico deve tenere conto della correttezza e della efficienza degli elementi che lo costituiscono.

Didattica e Informatice: Le Tecnologie Educative (Parte 2)

QUALI TECNOLOGIE ? Il mondo della scuola, oggi, deve fare i conti con una evoluzione tecnologica che, nella società, ha portato all'affermarsi di tecniche di esposizione e di comunicazione in grado di penetrare profondamente nella vita sociale e privata degli  individui . L'impatto che la scuola può avere, oggi, nei confronti, ad esempio, di un bambino della prima età scolare, è decisamente minore a quello determinato dall'influenza dei mass-media .

Didattica e Informatice: Le Tecnologie Educative (Parte 1)

Le caratteristiche essenziali delle Tecnologie Educative Il complesso process o riguardante l'ambito dell'insegnamento , come affermato in precedenza, è da considerarsi, per eccellenza, un ambito comunicativo , un ambiente dove degli interlocutori , docenti e discenti, si scambiano informazioni sotto forma di messaggi significant i. Di tale ambito si erano analizzate, in forma piuttosto teorica, le interrelazioni comunicative e gli atteggiamenti e comportamenti dei soggetti che in tale rapporto comunicativo fungevano da protagonisti.

Didattica e Informatica: il Metodo (Parte 3)

DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE BASILARI DEI DIAGRAMMI DI FLUSSO Il metodo che è stato definito come rappresentazione grafica dei flussi di informazione , che in ambito strettamente informatico prende il nome di flow chart ( diagramma di flusso ), non presenta grandi difficoltà dal punto di vista concettuale ed applicativo. In ambito informatico esiste una codifica ben precisa per indicare la serie di operazioni logiche rappresentabili, in campo didattico non è necessario utilizzare in modo strettamente coerente tale codifica . Ciò che risulta importante, dal punto di vista dell'istruzione scolastica, è utilizzare i parametri di coerenza logica insiti nel metodo. Allo stato delle cose si rende necessario, per una migliore comprensione, una descrizione particolare in grado di rendere più esplicita la logica di funzionamento del metodo.

Didattica e Informatica: il Metodo (Parte 2)

4. QUALE METODO Pur sottolineando l'enorme importanza che riveste il fatto che gli insegnanti abbiano una loro autonomia nell'impostazion e del rapporto didattico, vi è l'esigenza, proprio per l a garanzia delle pari opportunità , di un metodo di base che risulti essere uguale per tutti dal punto di vista concettuale. Tale metodo , proprio in virtù delle sue caratteristiche, deve risultare essere il più consono al modo di apprendere dell'essere umano deve, inoltre, risultare valido ai fini di una corretta acquisizione dei contenuti dell'istruzione. Esso si ricava proprio dagli studi sugli organismi che si autoregolano, cioè dalla scienza cibernetica e, più precisamente, dagli studi sulla strutturazione dei processi informativi.  Tali studi sono, oggi, oggetto, oltre che della cibernetica , di una disciplina più particolare: l 'informatica .

Didattica e Informatica: Il Metodo (parte 1)

IL METODO 1. DIDATTICA: CONTENUTO E METODO. CONSIDERAZIONI GENERALI  La didattica , come disciplina che analizza e sperimenta continuamente nuovi approcci all'interno del mondo della scuola, difficilmente riesce ad influenzare in modo diffuso la prassi operativa delle istituzioni scolastiche . Questo fatto dipende ,  non dalla incapacità della stessa a fornire soluzioni convincenti, ma dalla staticità delle istituzioni nei confronti dei cambiamenti e dalla insofferenza di una larga parte del corpo docente nei suoi confronti . I motivi di questa situazione sono molteplici, il che richiede una analisi approfondita per cercare di capire il problema e trovare, di conseguenza, una  possibile soluzione. 

Apple, computer storici. Il PowerMac 7200/90 - Parte 4

In questo articolo parleremo del pacchetto ClarisWorks . ClarisWorks è un applicativo integrato per l'Office Automation presente sui Computer Apple Macintosh. Possiamo dire, per fare una comparazione, che si pone, per completezza e caratteristiche, tra gli equivalenti software presenti sui sistemi windows Microsoft Works e Microsoft Office. ClarisWorks è stata per anni la i e per la produttività personale inclusa nel software preinstallato (o fornita nell imballo con floppy disk/CD d installazione) dei computer Apple Macintosh destinati alla fascia consumer . Nella macchina che si sta analizzando, il PowerMac 7200 , è installata la versione 5.0 . Il pacchetto comprende i seguenti moduli: Un elaboratore di testi un programma di grafica vettoriale un programma per la grafica bitmapped un foglio di calcolo un database un modulo per le comunicazioni

Vogliono chiudere il Majorana: giù le mani

Una sconsiderata azione politica, priva di buon senso, del tutto arbitraria ed in contrasto con le linee legislative, vuole che il Majorana, di Gela , chiuda, i battenti. Il Prof. Cantaro chiede l'aiuto ti tutti voi per evitare che avvenga. Un politico non può fare ciò che vuole, specie se a discapito dei cittadini , non può distruggere un’eccellenza nazionale. Il Majorana è anche Vostro. Facciamo sentire la nostra potente voce … 

La Rete si mobilita: Contrastare la Sopa

La Rete si è mobilitata attraverso American Censorship Day , il sito nato ad hoc per contrastare la Sopa , acronimo di Stop Online Piracy A ct. Si tratta di un testo bipartisan messo a punto lo scorso 26 ottobre alla Camera per “tutelare il diritto d’autore” anche se, come notano molti attivisti per la libertà di espressione, vuole accontentare gli interessi delle grandi corporation di Hollywood e del mondo dello spettacolo. E rappresenta un rischio reale per gli utenti e il business su Internet. La Sopa è anche nota come E-Parasites Act (acronimo di “ Enforcing and Protecting American Rights Against Sites Intent on Theft and Exploitation ”) ed è una riscrittura del Protect IP Act introdotto lo scorso maggio per introdurre ulteriori restrizioni contro la violazione del copyright . Tuttavia la nuova versione prevede sanzioni ancor più pesanti per gli utenti che rischiano fino a 5 anni di carcere per avere postato online link anche ad uso non commerciale. Ad esempio, una can

Didattica e Informatica: La Mediazione Simbolica

La Mediazione Simbolica Quella che qui si definisce come mediazione simbolica non è altro che la forma a cui ogni soggetto umano ricorre nel tentativo di descrivere il reale .  Le motivazioni che sono alla base di questo comportamento sono:  la necessità di identificazione dell'oggetto  la necessità di catalogazione dello stesso per la sua memorizzazione  la necessità sociale della comunicazione della conoscenza dell'oggetto  Il soggetto, attraverso il tentativo di rappresentazione, opera una inevitabile riduzione della complessità insita nell'oggetto reale, in tal modo fornisce un'immagine non adeguata alla realtà stessa. 

Didattica e Informatica: i limiti del Rapporto Didattico

Il rapporto Docente-Discente Il soggetto in via di formazione, è un soggetto che, tendenzialmente, è aperto verso l'esterno, è sempre alla ricerca di stimoli nuovi, cerca negli altri risposte che da solo non è in grado di darsi . In questa situazione il ruolo che svolge il  docente è di tipo primario : il discente vede nel docente la figura che può fungere da elemento di interpretazione tra sé e l'ambiente circostant e. E gli avrà un'immagine del mondo così come il docente l'avrà esternata . Scrive, a questo proposito, Schroder :" Le informazioni emesse dal sistema docente vengono, nella misura in cui l'istruzione è efficace, ricevute e immagazzinate dal discente .”"

Didattica e Informatica: Il Sistema Discente e i fattori di influenza

Il Sistema Discente Il sistema discente ha, generalmente, le stesse caratteristiche di quello docente. Si distingue da esso solo per due ordini di motivi:  Nell'ambiente educativo scolastico esiste un docente e più soggetti discenti  I soggetti identificati come discenti non posseggono una quantità di informazioni pari a quelle possedute dal docente né hanno la sua maturità (esperienza). In sintesi possiamo affermare che mentre il soggetto che svolge il ruolo di docente ha una personalità già formata , i soggetti che costituiscono l'insieme dei discenti sono persone ancora in via di formazione . 

Apple, computer storici. Il PowerMac 7200/90 - Parte 3

In questo articolo daremo uno guardo al software del PowerMac 7200 . Il sistema operativo installato sulla macchine è il Mac OS 8.5.1 . Il Mac OS 8.5 fu presentato il 1 5 ottobre 1998 . Fu la prima versione del Mac OS a poter essere eseguita solo dai Mac dotati di processore PowerPC . In questa versione fu rimoss o quasi tutto il codice m68k con un notevole miglioramento delle performance del sistema. È stata la prima versione ad includere il programma di ricerca Sherlock. Il Mac OS 8.x nacque come una versione di transizion e tra le precedenti versioni del Mac OS e il progetto Copland , sebbene durante il suo percorso le diverse esigenze costrinsero Apple a cancellare Copland. Comunque il Mac OS 8.x ricevette dal progetto Copland alcune tecnologie che furono integrate nel S.O.

Apple, computer storici. Il PowerMac 7200/90 - Parte 2

Caratteristiche Tecniche Le caratteristiche essenziali del Power Macintosh 7200 in prova sono: Microprocessore: Processore PowerPC 601 a 75 o 90 MHz (Tecnologia RISC) Slot: 3 Siot PCI Sistema Operativo: Mac OS 8.5.1 Italiano Memoria Virtuale: 65 Mb Memoria incorporata: 64 Mb ID Computer 108 Modello: Power Macintosh serie 7200 Tastiera: Apple estesa fpu: incorporato

Storia dei Sistemi Operativi: LinuxDay 2011

22 Ottobre 2011 - in tutta Italia! " Molto spesso i LUG organizzano iniziative locali quali incontri, dibattiti, install fest, ma purtroppo la "risonanza" di questi eventi è in genere limitata; per questo ILS ha intenzione di promuovere quest'anno il primo " LinuxDay ". L'idea è la seguente: fissiamo un giorno (potrebbe essere sabato 27 ottobre) e invitiamo tutti i LUG italiani a organizzare qualcosa nelle rispettive città in quella data. [...]" con queste parole Davide Cerri nell'agosto 2001 , in una email a tutti i LUG d'Italia , lanciava l'idea di LinuxDay .

Apple, computer storici. Il PowerMac 7200/90 - Parte 1

E' passato un po' di tempo dall'ultimo articolo tecnico di questo blog. Impegni di lavoro, consistenti nella realizzazione di un gestionale per un cliente, hanno occupato il tempo a mia disposizione non permettendomi di scrivere. Ora, che gli impegni sono diminuiti, riprendo con alcune novità. Prima di tutto, grazie ad un mio amico delle Marche , sono venuto in possesso di due macchine storiche della Apple: un Performa 5200 ed PowerMac 7200 . Non tutte le ciambelle riescono con il buco, purtroppo, nel senso che, mentre lo trasportavo, il Performa mi è caduto dalle mani ed è rovinato in terra. Risultato: la macchina si avvia ma il monitor non ne vuole sapere di accendersi. A prima vista sembrerebbe che il tubo catodico non sia rotto e che, quindi, possa trattarsi solo di una disconnessione o rottura dei cavetti di collegamento. Ovviamente dovrò far intervenire un tecnico esperto di televisori che, sicuramente, potrà fare una diagnosi più precisa ed attendibile. Purtro

Apple, un Uomo, la Storia...

" La morte è la migliore invenzione della vita. E' il suo agente di cambio: fa piazza pulita del vecchio per aprire al nuovo. Il tempo è limitato: non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati. Siate Folli .". Questa frase viene attribuita a Steve Jobs , ma lui disse di averla letta su " Whole Earth Catalogy ", il manuale di controcultura Hippy creato, nel 1968, da Steward Brand . Nessuna altra frase, però, può dipingere al meglio quella che è stata la vita e l'esperienza di Steve Jobs , colui che, insieme ad altri, ha creato Apple . L'unico, però, che è stato in grado di trasformarla in qualcosa di unico e di difficilmente imitabile. Jobs nasce a San Francisco , in California , il 24 Febbraio del 1955 ed è, quindi, di 3 anni più giovane di me. Mi resta difficile pensare che qualcuno più giovane di me possa essersene andato, così, senza tanto rumore, lontano dalle scene. Mi resta difficile perché, se penso a me stesso, mi

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 6

Plasma Desktop Workspace KDE è un Ambiente desktop grafico , ovvero tutta l'interfaccia del sistema con cui interagiamo mentre usiamo il PC. Il suo nome sta per Kool Desktop Enviroment , e sì, la K sta al posto della C.. Ultimamente la sua denominazione è cambiata in Pasma Desktop Workspace , proprio per definire il passaggio dalla vecchia versione alla nuova caratterizzata da Plasma . Plasma Desktop è un ambiente  che, come Gnome , rappresenta uno dei principali desktop per gnu/linux . Esistono altri desktop o windows manager validissimi, quali XFCE , Openbox &Co, ma la differenza principale è che Gnome e KDE sono, per così dire, più completi. Hanno una miriade di applicativi dedicati e già inclusi. Cosa che, ad esempio, Openbox - per fortuna, per chi vuole un DE leggero - non ha. Plasma Desktop è l'ambiente che preferisco utilizzare personalmente sulla mia Linux-Box . E',secondo me, quello che più si avvicina per stile e caratteristiche all'ambien

Storia Informatica: Fermiamoli!!!!

Facciamoci Sentire!!

Soria Informatica: la solita storia..

Viva l'Italia :-( 29. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni :

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 5

GNOME e GNOME-Shell GNOME 3 rppresenta una svolta epocale nello sviluppo del celebre ambiente grafico per sistemi *NIX. Come per gli altri sistemi operativi ed ambienti grafici, citati nei precedenti articoli, l a tendenza di fondo è stata quella di fondere la folosofia alla base dei tablet/netbook/smartphone con quella dei sistemi desktop . Sia Apple , con OS X Lion , che Microsoft , con Windows 8/Metro , sia Canonical , con Unity 3D/2D , si stanno avviando sulla stessa strada, per non dimenticare Plasma Desktop Workspace s che con il suo Plasma Active sta facendo la stessa cosa. Come aspetto e caratteristiche ha una discreta somiglianz a con Unity di Canonical , anche se le tecnologie che ne sono alla base sono, ovviamente, diverse. GNOME-Shell , diversamente da Unity, è basato nativamente sulle nuove librerie GTK 3. x.

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 4

Ubuntu 11.04 - Parte finale Ubuntu Software Center

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 3

Ubuntu 11.04 ed Unity " Natty Narwhal " è il nome in codice dell'ultima incarnazione della distribuzione GNU/Linux prodotta da Canonical . La distribuzione è stata rilasciata lo scorso 28 aprile 2011 , dopo il consueto ciclo di sviluppo.  Il rilascio di questa versione di Ubuntu coincide con un cambio di denominazione: " Ubuntu Server Edition " è stata rinominata semplicemente in " Ubuntu Server ", mentre " Ubuntu Desktop Edition " si chiama semplicemente Ubuntu . Entrambe le denominazioni quindi perdono la parola Edition , ma è importante notare come non si faccia più riferimento ad una edizione pensata esclusivamente per l'ambiente Desktop: questo perché la cosiddetta Netbook Edition , studiata per funzionare – nello specifico – su dispositivi tipo netbook , non viene più distribuita come pacchetto a sé stante, ma è stata anzi integrata nel ramo principale. La vecchia Netbook Edition differiva dalla sorella maggiore

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 2

In questo articolo esamineremo in dettaglio alcune funzioni legate ai componenti descritti precedentemente. In particolare ci occuperemo delle gesture . Ricordiamo, inoltre, che altre novità importanti in Mac OS X Lion , sono: Versioni salva la cronologia dei documenti mentre si lavora e permette di visalizzarle in una timeline. Riprendi apre le App al punto in cui erano state lasciate. AirDrop invia i files, attraverso una comunicazione wireless, ai dispositivi adiacenti compatibili, senza necessità di impostazioni particolari.

Mac OS X Lion ed i sui "simili" - L'evoluzione della specie Parte 1

Mac OS X Lion è l'ultimo Sistema Operativo per Personal Computer sviluppato e commercializzato da Apple . Solitamente in questo Blog non si fanno recensioni di prodotti nuovi e appena usciti, ci sono altri Blog e Siti che si occupano di questa tipologia di tematiche. Faccio una eccezione per questa versione del Sistema Operativo di Apple per tre ordini di motivi: il primo riguarda l'uscita di scena di Steve Jobs da Apple (un evento storico) il secondo riguarda l'assimilazione all'interno di un Sistema Operativo per Desktop di funzionalità e modalità tipiche dei device mobili (una caratteristiche che sarà presente anche nel prossimo Sistema Operativo di Microsoft: Windows 8). Il terzo è perché mi da lo spunto e l'occasione di parlare dello sviluppo delle interfacce grafiche nel prossimo futuro .

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 7) - Le critiche ad Apple

" Dietro ogni iPhone c'è scritto: «Designed in California, assembled in China». Un tatuaggio che è la quintessenza del capitalismo "avanzato". Ideazione, sviluppo, negozi e commessi «made in Usa» più operai cinesi ." (da un articolo di Maurizio Zanaldi) E'innegabile la capacità di Apple di innovare con prodotti tecnologici il settore informatico. L’ iPod , l ’iPhone e ultimamente l’ iPad hanno segnato rispettivamente i mercati dei lettori multimediali, delle piattaforme mobili per gli smartphone di ultima generazione e dei computer Tablet .

Unix (UNIX): Parte 1

Unix (UNIX) Bell Laboratories Nel 1969  presso i Bell Labs un gruppo di programmatori creò Unics derivato da un sistema coevo di nome Multics , in seguito il nome divenne Unix ed ancora UNIX diventando un marchio registrato della AT&T società a monte dei Bell Labs .  Unix , quindi, è stato progettato nei Bell Laboratories . Il primo sistema che può definirsi a tutti gli effetti come " Sistema Unix " fu sviluppato da Ken Thompson nel 1969 per poter eseguire un programma chiamato " Space Travel " che simulava i movimenti del sole e dei pianeti, così come il movimento di una navicella spaziale che poteva atterrare in diversi luoghi

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 6) - Aqua e iOS

Apple: dall'interfaccia a caratteri fino ad iOS (passando per Aqua) All’inizio dei tempi l’ interfaccia dei computer era a linee di testo . L’ interfaccia grafica arrivò sul mercato nel 1983 con Apple Lisa . L’interfaccia grafica era immaginata come la metafora di una scrivania: c’erano cartelle che contenevano le icone dei file (documenti ed applicazioni), ed il cursore pilotato dal mouse a rappresentare la mano dell’utente. Il cursore selezionava l’icona e attraverso la barra dei menu impartiva il comando, come “Apri”.

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 5) - Darwin

Cosa c'è dietro MacOS X: alcuni dettagli su Darwin Darwin è il cuore del MacOSX , cuore che deriva dal FreeBSD e dal Mach . Darwin deriva dalla versione 3.0 di Mach e dalla 3.2 di FreeBSD, uniti insieme in uno stile che ricorda molto NeXT . Una variante del suo kernel e delle utilità dell'utente formano il cuore del MacOSX , ma Darwin è un vero e proprio sistema operativo a sè stante : ha un programma di installazione, tutte le normali utilità ed è stato convertito anche XFree86, quindi da tutti i punti di vista Darwin è un sistema operativo completo .

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 4)

Mac OS X  Nel 2000 Apple presentò Mac OS X, il sistema operativo basato su NeXTStep . Questo sistema coniugava la sicurezza e stabilità di un sistema Unix con la semplicità ed eleganza tipica dei prodotti Apple . Mac OS X era rivolto sia ai professionisti che agli utenti comuni, a differenza del precedente Mac OS X Server 1.0 , che aveva ancora un'interfaccia grafica piuttosto simile a quella di Mac OS 9 , introduce una nuova interfaccia grafica conosciuta come Aqua . Con l'introduzione di Mac OS X 10.0 , Apple presenta anche l' Ambiente Classi c, un programma che consente di emulare il precedente ambiente sul nuovo Mac OS X, per preservare la compatibilità con le vecchie applicazioni Mac OS 9.

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 3)

L'uscita di Jobs da Apple , la parentesi di NextStep ed il ritorno Dopo una lotta di potere interna alla società col nuovo CEO John Sculley , Jobs fu costretto ad abbandonare la società nel 1985 , fondando quindi una nuova compagnia, la NeXT Compute r. Jobs mette ha in mente di creare il computer per la ricerca, idea che gli viene suggerita, indirettamente, dal biochimico Paul Ber g. Il primo prototipo del NeXT Compute r viene presentato il 12 Ottobre del 1998 a San Francisc o ed ha a bordo il nuovo sistema operativo chiamato NextStep in versione ancora non definitiva (la 0.8). Il nome  NextStep  è frutto di diversi ripensamenti e semplificazioni. La prima release ufficiale del nuovo sistema operativo viene annunciata il 18 settembre del 1989 , con due anni di ritardo rispetto al piano di sviluppo ufficiale di Jobs, ed è basato sul Kernel Mach 2.5 e 4.3 BSD a cui aggiunge una GUI basata sul linguaggio Postscript .  NextStep  usa Objective-C come linguaggio nativo di

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 2)

Il Macintosh  Negli anni ottanta Apple emerse nel mercato dei personal computer . Sull'onda del successo anche un peso massimo come IBM decise di entrare nel mercato e quindi presentò il suo personal computer. Il computer di IBM utilizzava MS-DOS , un sistema operativo solo testuale prodotto dalla Microsoft di Bill Gates . Questo computer, p ur essendo inferiore come prestazioni agli avversari, era spinto dalla potenza commerciale dell' IBM e conquistò presto ampie fette di mercato. Il prodotto della IBM era acquistato principalmente dalle aziende, dato l'alto costo e le prestazioni non eccelse. 

Storia dell'Informatica nel mondo: Apple (Parte 1)

E' di oggi la notizia, riportata da quasi tutti i blog e i siti di interesse, del ritiro di Steve Jobs dalla quida di Apple. Apple è stata, ed è ad oggi, una delle protagoniste indiscusse della storia dell'informatica mondiale. Ed il suo ex-attuale CEO è stato uno dei protagonisti principali di questa storia. E' doveroso, quindi, parlare di Apple anche in questo blog. Ero intenzionato da tempo di scrivere di Apple e dei suoi sistemi e, al dire il vero, aspettavo di metterele mani su un computer Apple Storico prima di procedere con qualsiasi articolo. Il ritiro di Jobs, però, ha definito una linea di demarcazione tra la Apple storica e quella del futuro. Una linea che consegna Jobs e la sua Apple alla Storia e che ne vede nascere un'altra che non sappiamo come sarà. Probabilmente continuerà nella sua evoluzione e non ci accorgeremo delle differenze, ma qualcosa è cambiato....

Software Storici: Come sono stati realizzati gli articoli

La possibilità di avere a disposizione copie (originali) dei software " storici " e, contemporaneamente, di elaboratori dello stesso periodo, con sistemi operativi della stessa epoca da la possibilità di vedere in azione questi software, diciamo, nel loro "ambiente naturale". Io ho, al momento, questa possibilità. Possiedo due Olivett i ( M300 e M4-65 ) con sistema operativo MS-DOS e relativi software dell'epoca. Quindi, apparentemente, nessun problema. Quasi....

Software Storici: il dBase (Parte 08)

dBase III Plus - Tutti i Comandi E' arrivato il momento di elencare tutte le istruzioni a linea di comando presenti in dBase III Plus. E' doveroso ricordare che  appena si entra nel dBASE III PLUS si vede un punto nell'angolo in basso a sinistra dello schermo. E' la richiesta di istruzioni: il Punto. Introducendo un comando subito dopo il Punto , si dichiara al dBASE III PLUS cosa deve fare.

Software Storici: il dBase (Parte 07)

I Comandi (Parte 1) Prima di procedere all'elencazione dei comandi presenti in dBase III Plus è necessario qualche accenno alle modalità generali di applicazione degli stessi e delle relative sintassi.

Software Storici: il dBase (Parte 06)

Creazione di Prospetti Professionali - Parte 2 Nell'ultimo articolo si era rimasti alla illustrazione delle opzioni presenti nella schermata dedicata ai prospetti.

Software Storici: il dBase (Parte 05)

Creazione di Prospetti Professionali - Parte 1 Negli articoli precedenti si è illustrato come creare un nuovo database, inserire in esso i dati e visualizzarli in diverse modalità. Nel presente articolo si prenderanno in esame le modalità di creazione dei prospetti . Avendo rintracciato la copia originale in italiano di dBase , l'ho sostituita a quella in lingua inglese utilizzata finora. Ovviamente ho provveduto ad eseguire una copia di backup della stessa (è un miracolo che i floppy disk siano risultati ancora funzionanti) su disco rigido, in modo da poterla utilizzare in futuro senza problemi. Da adesso in poi, quindi, farò riferimento ai comandi dell'assistente in lingua italiana.

Software Storici: il dBase (Parte 04)

Visualizzazione dei dati dBase III Plus dispone di varie opzioni per la visualizzazione dei dati. Le due principali sono: la visualizzazione completa di tutti i dati; la visualizzazione dei dati che soddisfano determinate condizioni. Quindi possiamo definire la prima come " Interrogazine Incondizionata ", la seconda come " Interrogazione Condizionale ".

Software Storici: il dBase (Parte 03)

La creazione di un database (Tabella) In questo articolo vedremo come creare un nuovo database con dBase III Plus . Faremo questa operazione avvalendoci dell'assistente. Una volta avviato dBase, dalla schermata principale: digitare, nella zona di immissione dei comandi, il comando assist

Software Storici: il dBase (Parte 02)

Non appena si entra nel dBASE III PLUS si vede un punto nell'angolo in basso a sinistra dello schermo. E' la richiesta di istruzioni: il Punto. Introducendo un comando subito dopo il Punto, si dichiara al dBASE III PLUS cosa deve fare.

Software Storici: il dBase (Parte 01)

dBase (si scrive proprio così) è un software deputato alla gestione dei database. Fu sviluppato, inizialmente, per l'ambiente MS-DOS e successivamente, nelle ultime versioni , per l'ambiente Windows . Questo software ha costituito uno standard di fatto, a partire dagli anni '80, per quanto riguarda la gestione dei database sui PC IBM compatibili di quel periodo.