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IBM in Italia


IBM in Italia
IBM ha espresso, nella storia dell'informatica mondiale, una identita culturale originale e radicale. L'azienda ha avuto ed ha ancora un suo stile, una sua personalita' collettiva che affonda nella tradizione puritana anglosasson e (a sua volta retaggio dei movimenti ereticali del Nord Europa nel Medioevo e nell'epoca Moderna).
Thomas Watson, il fondatore di IBM, e' stato l'artefice di questo autentico 'credo ideologico' che ha consentito ad una enorme organizzazione di fare i conti con il suo piu' insidioso nemico: se' stessa.
IBM ha sempre proiettato una immagine che colpisce l'osservatore per la sua coesione; quasi che, invece che di un'azienda, si avesse a c he fare con un ordine monastico come potevano essere, sei secoli fa, i templari.


La coesione culturale di IBM e' sempre stata la regola di fondo dell'azienda e ha sempre condizionato ogni sua attivita',ogni sua mossa: questo e' il perno centrale della griglia interpretativa di Big Blue.
Questa cultura IBM e' stata la coscienza di essere, prima di tutto, la Numero Uno mondiale nella costruzione del "cervello", questa mutazione morfogenetica generata dalla nuova tecnologia dell'informazione, la prima di cui l'uomo disponga che non ha barriere se non nella creativita' della mente umana, a cui nessuno ha finora scoperto limiti invalicabili.
Thomas Watson, carismatico fondatore di Big Blue, defini' IBM come "macchina per vendere la vera cultura e tecnologia dell'informazione a l mondo".
Ed infatti vendere e' sempre stata la parola chiave sinonimo del vero potere in azienda.
Quando,alla fine degli anni '40, Univac introduceva il primo computer, IBM era ancora attardata sui suoi sistemi meccanografici, ma quando la nostra, qualche anno dopo, presento' il suo primo elaboratore elettronico, l'impatto commerciale fu di un ordine di grandezza decisamente superiore.
La multinazionale fondava la sua vera forza su formidabili antenne puntate sul mercato,dove recepiva esigenze e stimoli; Big Blue rispondeva al mercato non solo e non tanto vendendo computer, quanto filosofie di funzionamento aziendale sperimentate a l suo interno e, soprattutto, presso i suoi clienti maggiori.

tratto ed adattato da: "Un po di storia IBM" di Alfio Riboni

La Storia
IBM inizia la sua attivita' in Italia nel 1927 rilevando una azienda (la Hollerith) che produce orologi marca tempo e comunque opera nel settore della meccanica fine; continua questa attivita' e, dopo la guerra che aveva determinato un black out, ricomincia con le tabulatrici ed i primi elaboratori elettronici.
Si puo' dire che essa arrivi in Italia al seguito dell'esercito americano, che piazza molti ex militari in posizione di controllo dell'esecuzione e dell'efficacia del "comando" esercitato da un gruppo dirigente strettamente controllato dalla 'domestic' e che si trova ad operare in una terra di frontiera, piu' di un terzo mondo informatico,dove ha praticamente il monopolio del mercato. Una azienda che poteva, lei stessa, determinare il mercato, l'avanzamento tecnologico dei prodotti, le conoscenze e la domanda di EDP in termini piu' generali.
Per lungo tempo questo situazione ha continuato ad essere una costante: IBM era l'isola felice in una situazione industriale che, subito dopo il cosiddetto boom, e' tornata ad essere caratterizzata da crisi occupazionali ed economiche sempre piu' incisive.
Con i suoi mainframe domina in una terra di nessuno dove Olivetti produce e commercializza macchine per scrivere e dove le altre concorrenti internazionali si prendono le briciole del mercato dell'informatica.
In questa situazione, gli uomini in blue vendono e fanno affari, l'occupazione si espande, i superminimi e le tecniche di gestione individuale del personale garantiscono alla compagnia di tenere il Sindacato, cosi' forte e radicato nel nostro Paese, in un angolo.
IBM, in Italia, commercializzava i suoi prodotti: mancava il ciclo di produzione completo, mancava il laboratorio di sviluppo software, mancava, in ultima analisi, il know how. Lo stabilimento di Vimercate ha un semplice compito di assemblaggio di parti e sotto-insiemi e non certo una missione produttiva vera e propria.
In Italia, come negli USA, vigeva una struttura rigidamente divisionale - prima per linea di prodotto e poi per filiere di clienti - con tempi quasi contemporanei alla decisione operativa presa in USA; anche in Italia si rischia lo split a seguito della pericolosa vicenda anti trust americana; In Italia viene portato all'esasperazione tutto cio' che serve per apparire come un 'buon cittadino'; infine anche in Italia, l'attacco dei piccoli e medi computer, dei personal, di Olivetti con la sua capacita' di riconversione, mettono in crisi prima il monopolio e poi la stessa preminenza di IBM sul mercato dell'informatica.
IBM (International Business Machine), quindi, inizia a operare in Italia nel 1927, sotto il nome di Società Italiana Macchine Commerciali (SIMC). Nel 1928 viene aperto, in via Tolmezzo a Milano, il primo ufficio commerciale. I dipendenti sono 11. Negli anni '30 la società cambierà la denominazione prima in Hollerith italiana poi in Watson Italia. Nel 1946 diventa, infine, IBM Italia.

Un po' di Cronologia Storica

La storia di IBM in Italia si può riassumere nelle fasi seguenti:

1927 
Il primo cliente è il Ministero dei Trasporti che acquista un sistema meccanocrafico per la gestione del ricambi delle Ferrovie dello Stato.

1931-1933 
La IBM Italia lega il suo nome a due eventi di grande rilievo: il censimento del 1931, i cui risultati vennero pubblicati entro due anni, un tempo record per allora, e la prima gestione meccanografica del pagamento delle pensioni, con l'utilizzo di una scheda perforata come ricevuta.

1936 
Inizia, con la meccanizzazione della Cassa di Risparmio di Verona, la lunga storia di successi della IBM nel mercato bancario.

1940 
L'EIAR - Ente Nazionale Audizione Radifoniche - elabora, con un sistema elettrocontabile IBM, i risultati del primo sondaggio di opinione tra gli ascoltatori.

1947 
La Banca Commerciale Italiana apre a Parma il primo centro elettrocontabile bancario.

1952 
La IBM annuncia il modello 701, il primo calcolatore elettronico destinato alle applicazioni commerciali. I primi esemplari sono installati presso l'acciaieria Dalmine e la Banca d'Italia.

1960 
I sistemi IBM vengono utilizzati per elaborare i risultati delle gare olimpiche di Roma.

1966 
Viene inaugurato lo stabilimento di Vimercate, in provincia di Milano, destinato alla produzione del S/360, il primo calcolatore con la tecnologia del chip integrato.

1968 
Alitalia avvia uno dei primi progetti di tele processing. Il suo sistema di prenotazioni inizia a operare su base mondiale, servendosi di tre Sistemi/360, di 350 terminali video e di 110 telescriventi. I cavi necessari all'interconnessione della rete hanno una lunghezza totale di 50.000 chilometri.

1979 
Viene aperto a Roma il Laboratorio di Sviluppo Software.

1981 
Viene inaugurato a Santa Palomba, a sud di Roma, il secondo stabilimento della IBM Italia.

1991 
Nasce la Fondazione IBM Italia, con la missione di promuovere e coordinare nel nostro Paese le iniziative della compagnia in campo sociale e culturale. 
Vengono aperti - a Napoli e Cagliari - i primi Centri di Competenza e Sviluppo Soluzioni, per svolgere attività di ricerca sulla multimedialità distribuita, sulle reti e sui linguaggi a oggetti. Altri due centri verranno aperti a Bari, nel 1999, e a Catania, nel 2001.

1996 
Il Laboratorio Software di Roma diventa il Rome Tivoli Lab, con una missione mondiale nello sviluppo e nel supporto di prodotti software per il controllo dei sistemi e delle reti.

2005 
Viene inaugurato a Roma l'e-Government Open Solution Center, polo tecnologico a supporto dell'innovazione nella Pubblica Amministrazione.


Galleria Fotografica


In questa foto non datata, dipendenti del Servizio IBM Bureau di Firenze sono visti entrare i dati in schede perforate per la trasformazione in apparecchiature IBM tabulazione.


IBM Italia il principale centro di formazione dei dipendenti a Rivoltella del Garda è visto qui in una foto senza data.


Ingegneri IBM al centro l'educazione dei dipendenti a Rivoltella del Garda nel novembre 1958 stanno imparando le procedure di manutenzione e assistenza per macchine contabili varie e altri prodotti.


IBM Service Bureau ufficio a Roma è visto qui in data 11 maggio 1962. Agenzie di servizi effettuati trattamenti di dati per i clienti.


Alcuni prodotti IBM sono mostrati per i clienti in questa esposizione nel 1962 presso l'Ufficio Servizi di Roma.


Questa foto pubblicitaria del dicembre 1960 con l'esposizione di unità a nastro magnetico IBM 729 in mostra al di fuori Colosseo di Roma. Le unità a nastro sono parte del trattamento dei dati 7070 per IBM System consegnato al momento di Radiotelevisione Italiana, una grande rete di trasmissione europea.


Qui in questa foto di notte dell'aprile 1938 fa parte della showroom di filiale IBM di Roma. Quello a sinistra è probabilmente un IBM 080 Horizontal Sorter che è stato il primo prodotto fabbricato in tre anni, presso lo stabilimento di Milano.


L'impianto schede IBM di Roma - visto qui nel 1962 - ha prodotto le schede perforate utilizzate in tante applicazioni di elaborazione dei dati.



I dipendenti al lavoro, Milano nel 1962, svolgono l'elaborazione dei dati per i clienti IBM.



Questa immagine - presa dalla pubblicazione dei dipendenti IBM Think - mostra la posizione degli uffici della filiale di IBM Italia, l'istruzione e i centri scientifici e piante nel 1983.


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