Passa ai contenuti principali

Pier Giorgio Perotto (1)

Chi era in realtà l'ingegner Perotto? Potremmo dirlo un "riottoso progettista", come si definiva egli stesso. Di fatto le sue azioni sono sempre ispirate da una sorta di concretezza creativa: è un geniale inventore che riesce a dare corpo alle proprie idee, che quasi sempre precorrono i tempi, come presto vedremo. Il progetto, che è per lui soluzione concreta, intelligente e creativa, funzionale a un problema specifico, finisce per improntare uno stile di vita aziendale.

In questo senso Perotto, uomo dalla parte del progetto, diventa inevitabilmente uomo di parte, come emerge analizzando il suo atteggiamento in tutti gli anni che hanno caratterizzato la sua attività in Olivetti.
La sua storia è fatta di incomprensioni da superare, di intese subitanee, di alleanze da coltivare, di mentalità elettronica da far crescere, di nucleo del progetto da difendere, per conservarlo intatto nei suoi contenuti stravolgenti e innovativi: il tutto sullo sfondo di un'azienda molto complessa e spesso contraddittoria nella definizione delle strategie operative. Proteggere il progetto e proteggere il gruppo di progetto diventò un segno distintivo di Perotto, peraltro generalmente conosciuto e apprezzato per la sua correttezza e generosità: questo particolare mix di qualità tecniche e umane ingenerava nei collaboratori un forte senso di appartenenza, che fu sicuramente alla base del successo che egli condivise con un numero ristretto ma ben assortito di eccellenti collaboratori.

Un progettista "non allineato"
Non possiamo dimenticare che Perotto si è trovato a operare nel periodo in cui Natale Capellaro, una singolare e valorosa figura di operaio-inventore, aveva progettato la macchina da calcolo Divisumma 24, un prodotto cui aveva arriso un clamoroso successo di mercato, tanto da meritare allo stesso Capellaro la posizione di Direttore Generale dell'Olivetti e la laurea in ingegneria, honoris causa, dall'Università di Bari.
Il Direttore Generale Capellaro aveva dunque raccolto attorno a sé un gruppo di progettisti che non erano né ingegneri, né laureati (molti in realtà avevano solo la licenza elementare), ma erano tutti dotati di straordinaria genialità e creatività. Questo gruppo inventò, praticamente al di fuori di qualsiasi circuito accademico, una nuova meccanica assolutamente non convenzionale: era una meccanica non di forza, che potremmo piuttosto definire dei segnali deboli, adatta quindi a trasmettere e a manipolare la leggerezza dell'informazione. La sua materia prima per eccellenza era la semplicissima lamiera.
Oltre tutto, nei primi anni '60, la situazione del mercato non lasciava presagire nel breve termine un ingresso dell'elettronica tra i prodotti per ufficio, potendosi pensare al massimo a qualche sua applicazione marginale. Per questo a Ivrea erano in preparazione prodotti meccanici di alta sofisticazione, a tecnologia meccanica, sia nel campo delle calcolatrici che in quello delle macchine contabili.

Commenti

Post popolari in questo blog

EDVAC

EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer) L' E lectronic D iscrete V ariable A utomatic C omputer ( EDVAC ) è uno dei primi computer elettronici digitali della storia, uno dei primi computer della storia basato sull'architettura di Von Neumann e uno dei primi computer a programma memorizzato della storia. L' ENIAC era veloce, ma disponeva di pochissimo spazio di archiviazione . Inoltre, per la programmazione doveva essere ricablato , un'operazione che richiedeva da poche ore a giorni interi; era, inoltre, poco affidabile, a causa delle molte valvole tubolari utilizzate, che richiedevano, tra l'altro, moltissima energia e molto spazio per funzionare e generavano molto calore. Il che faceva lievitare costi di gestione.

Colossus

Colossus " Colossus fu il primo elaboratore elettronico al mondo: fu realizzato in Gran Bretagna nel 1943, alla fine della seconda guerra mondiale, dall’intuizione del Dott. Thomas Flowers. Operativo dal 1944 a Bletchley Park, sostituì Heath Robinson, un macchinario più semplice, nel decifrare le comunicazioni criptate della Germania nazista. Entro la fine del conflitto furono costruiti dieci esemplari di Colossus, un “gigante” da 1.600 valvole termoioniche. Il Dott. Flowers aveva concepito il progetto prima della guerra, però il centro di ricerca britannico non era convinto che fosse davvero realizzabile: la tenacia dell’ingegnere, alla lunga, s’è rivelata determinante. " Citazione - Tratta da:   http://www.downloadblog.it/post/16765/colossus-il-primo-elaboratore-elettronico-a-essere-stato-realizzato

MANIAC

Verso la fine della guerra, gli scienziati di Los Alamos stavano utilizzando il primo computer elettronico . John Von Neumann fu il protagonista principale di questo cambiamento, che condusse, poi, allo sviluppo del programma per calcolare il comportamento degli esplosivi nucleari. I calcoli iniziali concernenti la diffusione dei neutroni in un montaggio critico di uranio furono effettuati da Eldred Nelson e da Stanley Frankel , che erano membri del gruppo di Robert Serber presso il Radiation Laboratory dell' università di Berkeley , California, nel 1942.  A Los Alamos  ordinarono lo stesso tipo di macchine che avevano utilizzato in California.