Passa ai contenuti principali

Reti: Il TCP-IP Parte 3


Internet Protocol Addresses
Per fare in modo che un sistema di comunicazione sia considerato universale è necessario utilizzare un metodo di identificazione per ogni computer che sia connesso ad esso (host).
Il TCP/IP assegna ad ogni host, come identificatore, un indirizzo binario a 32 bits detto Internet Address o IP Address, usando una struttura più o meno analoga a quella degli indirizzi fisici di rete.

Per rendere questi indirizzi comprensibili vengono rappresentati suddivisi in quattro gruppi di bit con i rispettivi valori scritti in decimale e separati da dei punti (Dotted Decimal Notation).
Ciascun indirizzo IP è una coppia netid-hostid, dove:
  • il netid identifica la rete dove è connesso l'host
  • l'hostid identifica lo stesso host su quella rete.

Gli indirizzi IP sono divisi in cinque classi, di cui tre primarie (A, B, C) distinguibili dai tre bit di ordine più alto.

  • Classe A - usata per reti con più di 2 alla 16 (65536) hosts, dedica 7 bits per la netid e 24 per la hostid.
  • Classe B - usata per reti con un numero di hosts compreso tra 2 alla 8 (256) e 2 alla 16 (65536) hosts, dedica 14 bits per la netid e 16 per la hostid.
  • Classe C - usata per reti con meno di 2 alla 8 (256) hosts, dedica 21 bits per la netid e 8 per la hostid.
  • Classe D - è usata per la particolare distribuzione dei dati, detta multicasting.
  • Classe E - è destinata ad usi futuri.


Nella prossima tabella sono riportati i range della Dotted Decimal Notation corrispondenti a ciascuna classe degli indirizzi IP; alcuni valori sono riservati per scopi specifici (ad esempio: 127.0.0.0 è riservato al local host): 


Le reti sono interconnesse tra di loro tramite macchine molto veloci detti router che instradano i pacchetti leggendo l'indirizzo internet. Considerando che un router può essere connesso a due o più reti fisiche, è necessario assegnare altrettanti indirizzi IP, per poter identificare ciascuna delle reti. Queste macchine sono definite multi-homed hosts.
Poichè gli indirizzi IP codificano sia la rete che l'host ad essa connessa, essi non specificano una particolare macchina, ma una determinata connessione ad una rete. Quindi un router che connette un numero n di reti ha bisogno di altrettanti indirizzi IP.

Uno dei vantaggi della struttura di questo tipo di indirizzamento è che la sua struttura può specificare sia un indirizzo per un particolare host, una rete o tutti gli hosts su una rete (Broadcast). Lo svantaggio è, per esempio, che se una macchina ha più indirizzi, conoscere un indirizzo di rete potrebbe non essere sufficiente per raggiungerla, se tale rete non è disponibile. 

Fine della terza parte

Commenti

Post popolari in questo blog

Colossus

Colossus " Colossus fu il primo elaboratore elettronico al mondo: fu realizzato in Gran Bretagna nel 1943, alla fine della seconda guerra mondiale, dall’intuizione del Dott. Thomas Flowers. Operativo dal 1944 a Bletchley Park, sostituì Heath Robinson, un macchinario più semplice, nel decifrare le comunicazioni criptate della Germania nazista. Entro la fine del conflitto furono costruiti dieci esemplari di Colossus, un “gigante” da 1.600 valvole termoioniche. Il Dott. Flowers aveva concepito il progetto prima della guerra, però il centro di ricerca britannico non era convinto che fosse davvero realizzabile: la tenacia dell’ingegnere, alla lunga, s’è rivelata determinante. " Citazione - Tratta da:   http://www.downloadblog.it/post/16765/colossus-il-primo-elaboratore-elettronico-a-essere-stato-realizzato

EDVAC

EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer) L' E lectronic D iscrete V ariable A utomatic C omputer ( EDVAC ) è uno dei primi computer elettronici digitali della storia, uno dei primi computer della storia basato sull'architettura di Von Neumann e uno dei primi computer a programma memorizzato della storia. L' ENIAC era veloce, ma disponeva di pochissimo spazio di archiviazione . Inoltre, per la programmazione doveva essere ricablato , un'operazione che richiedeva da poche ore a giorni interi; era, inoltre, poco affidabile, a causa delle molte valvole tubolari utilizzate, che richiedevano, tra l'altro, moltissima energia e molto spazio per funzionare e generavano molto calore. Il che faceva lievitare costi di gestione.

Storia e Caratteristiche delle Reti (1)

Un Mainframe Le origini L’era delle reti di calcolatori ha inizio intorno ai primi anni ’60, ed esattamente quando vennero prodotti i primi esemplari di mainframe , degli elaboratori che, per l’epoca, erano considerati velocissimi anche se decisamente grandi. complessi e costosi. Le dimensioni di queste macchine erano ragguardevoli: un mainframe occupava quasi sempre una o più stanze. L’elaborazione avveniva all’interno della struttura principale ed era esclusivamente di tipo batch . I calcoli venivano eseguiti rispettando sequenze di istruzioni predefinite che venivano memorizzate su schede perforate senza nessuna interazione tra utente e macchina .