COMPUTER HISTORY MANIFESTO
“The way we were”
In un mondo tecnologico a "dimenticanza rapida" come quello del computer che appare sempre proiettato verso il futuro in termini di miglioramenti continui (vedi legge di Moore) occorre di tanto in tanto sapersi soffermare e guardare indietro per riconoscere e ricordare le pietre miliari del cammino finora percorso.
Per questo i nostri valori sono scolpiti in modo indelebile, come accadeva con l’incisione delle schede perforate agli albori dell’informatica.
- MEMORIA e VISIONE, per ricordare da dove l'informatica è nata e per capire cosa ci ha trasmesso di utile e buono per il futuro
- COMPETENZA e CONOSCENZA, per trasmettere in modo chiaro e preciso il proprio messaggio
- CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA, perché nessuno ne è custode assoluto
- UMILTÀ e CURIOSITÀ, rendersi sempre disponibile ad approfondire eventuali dissonanze che emergano durante le discussioni
- INTERDISCIPLINARIETÀ e CONDIVISIONE DEGLI STRUMENTI, per leggere le complesse dinamiche socio-culturali che gli argomenti richiedono
- DIVULGAZIONE e APPROFONDIMENTO, perché il confronto arricchisce sempre entrambe le parti, sia chi espone sia chi ascolta
- DISPONIBILITÀ e PAZIENZA, perché soddisfare la curiosità anche solo di una nuova persona è il vero fine di chi si imbarca nell’impresa
Al manifesto hanno, fino ad ora, aderito:
- FELICE PESCATORE
- ANGELO GALLIPPI
- CARLO SANTAGOSTINO
- GENNARO RAGUCCI
- SANDRO PORRAZZINI
- PAOLO COGNETTI
- MARCO GASTREGHINI
- MICHELE DI VIVO
- BONAVENTURA DI BELLO
- MARCO SCATTAREGGIA
- MUSEO PIEMONTESE DELL'INFORMATICA
- DAMIANO GAETA
- CECILIA BOTTA
- MASSIMO TEMPORELLI
- BASIC.NET GALLERY
- TULLIO NICOLUSSI
- DOMENICO MARTINI
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