L'Olivetti M20 può essere considerato il primo Personal Computer di moderna concezione prodotto della fabbrica di Ivrea.
Fu annunciato nel 1981, circa sei/sette mesi dopo il lancio, da parte di IBM, del primo "PC-IBM". Rispetto a questo motava a bordo un microprocessore Z8001 a 16 bit. Da notare che i 16 bit riguardavano sia la ALU che il bus dati.
Il microprocessore era prodotto dalla ZiLOG, la stessa che produsse lo Z80 e che ha equipaggiato, tra gli altri, il Sinclear ZX Spectrum.
Il processore in oggetto, lo Z8001, costituiva una importantissima innovazione dal punto di vista tecnologico, ripetto al predecessore, anche se perdeva la retrocompatibilità con il precedente.
Non potendo usufruire, proprio per i problemi di compatibilità accennati, del CP/M, che insieme allo Z80 costituiva per allora l'unica alternativa valida all'accoppiata MS-DOS/Intel, Olivetti dotò la propria macchina di un Sistema Operativo proprietario: il PCOS.
Retro del case |
Caratteristiche
Data di rilascio: 1982
Microprocessore: Zilog Z8001 CPU a 8 MHz
Memoria: RAM 128K statica (6116) (espandibile a 512K), EPROM 8K per diagnostica e inizializzazione del sistema
Display: esterno a colori o monocromatico
Grafica: 512x256 pixel
Tastiera: 72 tasti, integrata nel case
Suono: no
Memoria di massa: due alloggiamenti per FDD da 160K, 320K o 640K e HDD da 11.25Mb (che necessita di relativo controller)
Peso: Kg 10
Scheda Madre dell'M20 |
Oltre il PCOS era presente:
Il linguaggio BASIC
OliSort
I software per il lavoro: OliWord (Elaboratore di testi)
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