Passa ai contenuti principali

Il software di allora

(Giulio Occhini - Nota in fondo all'articolo)
"Entro nella Divisione Elettronica Olivetti il 1° settembre del 1960 (assunto da Tufarelli, mitico direttore del personale di Ivrea), con l’incarico di sviluppare per l’ELEA 9003 un interpretatore del linguaggio BELL, un linguaggio a 3 indirizzi particolarmente orientato al calcolo tecnico-scientifico.
Su questo linguaggio avevo avuto modo di lavorare già da qualche mese, al CNR, nell’ambito di un progetto di calcolo numerico applicato alla astrofisica, usando il famoso CRC 102 A/P del Politecnico di Milano.

"La necessità di questo linguaggio sull’ELEA 9003 nasceva dalla totale mancanza di software (allora non c’era neanche il termine) che potesse rendere più accessibile la macchina all’utente e al programmatore.  A quel tempo si lavorava in linguaggio macchina o, tutt’al più, in assembler.
Non che nel laboratorio di Tchou non si fosse pensato al software ma, all’epoca, il concetto di sistema operativo non era ancora nato; in sostanza, il software era considerato qualcosa di ancillare all’hardware, per facilitarne l’impiego.
È significativo che, nella foto riprodotta sull’invito a questo convegno, che ritrae il gruppo di progetto dell’ELEA a Borgolombardo nel 1959, siano ritratti solo gli  “hardwaristi”, nonostante si fossero aggiunti al nucleo originario figure di rilievo come Mauro Pacelli, già docente di meccanica razionale all’Università di Firenze, con la sua squadra di giovani programmatori. 
Per sottolineare che cosa fosse allora il software, ricordo un fatto che oggi risulterebbe paradossale.  Nell’ambito del progetto di cui ero incaricato e che fu completato in pochi mesi con un gruppo di 5 programmatori che lavorarono giorno e notte, anche a cavallo di Natale ’60 e Capodanno ‘61, la prima cosa con cui ci cimentammo fu lo sviluppo di routine per le operazioni matematiche correnti con rappresentazione numerica a virgola mobile. Ebbene, queste routine vennero utilizzate negli anni seguenti, ben al di là del linguaggio BELL, dai programmatori che le conservavano come proprietà personale e se ne tramandavano il codice in linguaggio macchina su rotoli di banda di carta perforata. Con gli anni finirono così per diffondersi presso i clienti dell’ELEA 9003 diverse versioni delle stesse routine che differivano tra loro a seconda di chi le aveva concepite e sviluppate e, magari, col tempo, migliorate."

(Giulio Occhini - Intervento al convegno sull’ELEA organizzato da AICA al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano,23 novembre 2001)

Commenti

Post popolari in questo blog

EDVAC

EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer) L' E lectronic D iscrete V ariable A utomatic C omputer ( EDVAC ) è uno dei primi computer elettronici digitali della storia, uno dei primi computer della storia basato sull'architettura di Von Neumann e uno dei primi computer a programma memorizzato della storia. L' ENIAC era veloce, ma disponeva di pochissimo spazio di archiviazione . Inoltre, per la programmazione doveva essere ricablato , un'operazione che richiedeva da poche ore a giorni interi; era, inoltre, poco affidabile, a causa delle molte valvole tubolari utilizzate, che richiedevano, tra l'altro, moltissima energia e molto spazio per funzionare e generavano molto calore. Il che faceva lievitare costi di gestione.

Colossus

Colossus " Colossus fu il primo elaboratore elettronico al mondo: fu realizzato in Gran Bretagna nel 1943, alla fine della seconda guerra mondiale, dall’intuizione del Dott. Thomas Flowers. Operativo dal 1944 a Bletchley Park, sostituì Heath Robinson, un macchinario più semplice, nel decifrare le comunicazioni criptate della Germania nazista. Entro la fine del conflitto furono costruiti dieci esemplari di Colossus, un “gigante” da 1.600 valvole termoioniche. Il Dott. Flowers aveva concepito il progetto prima della guerra, però il centro di ricerca britannico non era convinto che fosse davvero realizzabile: la tenacia dell’ingegnere, alla lunga, s’è rivelata determinante. " Citazione - Tratta da:   http://www.downloadblog.it/post/16765/colossus-il-primo-elaboratore-elettronico-a-essere-stato-realizzato

MANIAC

Verso la fine della guerra, gli scienziati di Los Alamos stavano utilizzando il primo computer elettronico . John Von Neumann fu il protagonista principale di questo cambiamento, che condusse, poi, allo sviluppo del programma per calcolare il comportamento degli esplosivi nucleari. I calcoli iniziali concernenti la diffusione dei neutroni in un montaggio critico di uranio furono effettuati da Eldred Nelson e da Stanley Frankel , che erano membri del gruppo di Robert Serber presso il Radiation Laboratory dell' università di Berkeley , California, nel 1942.  A Los Alamos  ordinarono lo stesso tipo di macchine che avevano utilizzato in California.