Per CILEA si intende "Consorzio Interuniversitario dell’Italia Nord-Est per il Calcolo Automatico". Tale iniziativa nasce negli anni sessanta con un accordo tra il Ministero della Pubblica Istruzione ed alcune università.
L'esigenza era quella di poter avere un sistema di calcolo adeguato alle esigenze del tempo. Tale prospettiva non sarebbe stata raggiungibile, per le singole università, che con le loro risorse non sarebbero state in grado di finanziare, da sole, un progetto di tale portata.
La nascita del CILEA
"Nella seconda metà degli anni ’60, alcune università e il Ministero della Pubblica Istruzione ritennero importante mettere a disposizione della ricerca, accademica e industriale, risorse di calcolo allineate allo stato dell’arte e affiancate dalle competenze necessarie al loro utilizzo. I costi degli strumenti di calcolo più avanzati erano fuori dalla portata delle singole università, per quanto grandi e ben introdotte nel mercato della ricerca industriale.
In questo contesto sono nate le strutture consortili. Venne così fondato il CINECA (Consorzio interuniversitario dell’Italia Nord-Est per il Calcolo Automatico) e fu avviata un’analoga iniziativa per l’Italia nord-ovest, il CINOCA, che ebbe però vita difficile e non trovò l’adeguata coesione delle Università potenzialmente interessate. Nel marzo del 1974, le cinque università lombarde del tempo, Politecnico, Cattolica, Bocconi, Università di Milano e Università di Pavia, diedero allora vita al CILEA (Consorzio Interuniversitario Lombardo per l'Elaborazione Automatica), il cui statuto venne approvato dal Ministero nel 1977 (DPR n. 604 del 12/5/1977; GU n.233 del 27/8/1977). Un contributo decisivo all’avvio delle attività del nuovo consorzio fu dato dal Politecnico di Milano, che diede in gestione al CILEA gli apparati del proprio centro di calcolo, compreso l’intero staff di tecnici"
Da: "La nascita di un centro di calcolo consortile e la sua evoluzione" a cura di Ivo De Lotto
Gli Inizi
"L’elaboratore era uno Sperry-Univac 1108, con memorie centrali a nuclei, piuttosto lente e con memorie ad accesso rapido a tamburo, oltre che con unità a nastro e a disco, stampanti, lettori di schede e apparati per la gestione di terminali batch remoti. La prima sede del CILEA fu un capannone industriale a Sesto Ulteriano, comune di San Giuliano Milanese, in mezzo alla campagna. Era una sede allora difficile da raggiungere, d’inverno immersa in una fitta nebbia, non servita da mezzi pubblici. In questa sede, oltre all’ingombrante elaboratore, che occupava una sala macchine di oltre 200 m², vi era un sistema di condizionamento ancora più ingombrante, che rappresentava l’impianto tecnologico più vistoso, e un potente impianto di continuità elettrica. Gli elaboratori di allora, anche se completamente transistorizzati, dissipavano molta energia e quindi era necessario un robusto impianto di condizionamento; l’alimentazione elettrica, inoltre, soffriva spesso di microinterruzioni, che l’elaboratore non sopportava, e quindi bisognava disporre di un sistema di continuità di adeguate prestazioni.
Il CILEA cominciò a operare nella seconda metà del 1975, disponendo, oltre che del sottoscritto come Direttore, degli Ingegneri G.Kacin, G.Andreoni, G.Meloni e del sig. G.Pozzi e della signora C.Broglia, dipendenti del Politecnico di Milano. La responsabilità della gestione della sala macchine era affidata all’ing. Giovanni Kacin, che aveva maturato una collaudata esperienza presso il Politecnico; a lui si deve il successo dell’avvio delle attività di servizio del Consorzio. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio era allora composto dal Prof. Giuseppe Lazzati, Rettore della Cattolica e Presidente del Consorzio, dal Prof. Luigi Dadda, Rettore del Politecnico di Milano, dal Prof. Antonio Fornari, Rettore dell’Università di Pavia, dal Prof. Gianguido Scalfi, Rettore della Bocconi e dal Prof. Giuseppe Schiavinato, Rettore dell’Università di Milano. Si deve alla loro lungimiranza e alla loro instancabile opera di sostegno dell’iniziativa presso il Ministero e di convincimento presso i propri ambienti accademici, se il CILEA ha superato le difficoltà di avvio ed è divenuto il riferimento per i servizi e le scienze computazionali delle Università lombarde."
Da: "La nascita di un centro di calcolo consortile e la sua evoluzione" a cura di Ivo De Lotto
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